PIN, Socrates era un tipo particolare ma unico
Queste le parole di Celeste Pin, a Radio Sportiva, circa la prematura dipartita dell'ex compagno di squadra Socrates: "Se ne va uno dei personaggi più particolari che abbia mai conosciuto. Ricordo che quando arrivò a Firenze c´era grandissimo entusiasmo attorno a lui, si pensava potesse essere uno in grado di stravolgere la squadra. In realtà non si adattò mai al calcio italiano, e questo non certo perché non avesse le qualità. Il problema è che non ha mai rispettato le regole. Non sopportava i ritiri, aveva un modo tutto suo di vivere la vita ed il pallone. Quando era in Brasile, al Corinthians, fondò una sorta di movimento di autogestione.
Era un filosofo del calcio. In Nazionale faceva cose incredibili, il problema era la voglia di sacrificarsi. Aveva sempre il sorriso sulle labbra, era uno splendido compagno di squadra. Perché non ha fatto l´allenatore? Perché, appunto, era il primo a non rispettare le regole. Lo avrei invece visto benissimo come istruttore per bambini"