PETRUCCI, Soddisfatto del tavolo con DDV

22.12.2011 22:30 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: tuttosport.com
PETRUCCI, Soddisfatto del tavolo con DDV
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© foto di Giacomo Morini

Oggi il presidente del CONI Gianni Petrucci ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport, e tra gli altri argomenti ha parlato della situazione del calcio italiano e del tavolo della pace a cui si è seduto anche Diego Della Valle.

Come riportato da tuttosport.com, alla domanda del perché i presidenti non si mettono mai d'accordo, Petrucci ha risposto: «Non lo so, è un mistero. Da quanti anni si dice che ci sono troppe società in serie A e nel calcio professionistico in generale. per me non ci vuole tanto, una riforma non si può fare da un anno all'altro, ma programmarla sì. Se non ci si riunisce e non si fanno dei progetti, il calcio non va avanti e noi non siamo contenti. il calcio ci ha dato tanto, è in tutto lo sport italiano la disciplina che ha vinto più campionati del mondo. Certamente però quella delle scommesse non è una bella pagina dello sport italiano».

Poi ha aggiunto a proposito del calcio di oggi, «mancano il rapporto umano ed il rispetto delle istituzioni. Oggi quando si viene colpiti si dice 'ce l'hanno con me', ma quando uno viene condannato le leggi bisogna rispettarle. Abete è uno leale e composto che fa rispettare le regole senza sbraitare. Sono contro il calcio quelli che pensano che insultando le istituzioni le difendono».

Infine in merito al tavolo della pace a cui ha partecipato anche DDV, Petrucci non si dichiara pentito di averlo convocato, nè insoddisfatto del risultato ottenuto: «No, sono soddisfatto, perchè anche se non si è raggiunto il risultato finale, si sono incontrati presidenti che non lo facevano da quattro-cinque anni e si sono stretti la mano, dopo aver parlato cinque ore. E il giorno dopo persone come Diego Della Valle mi hanno chiamato per dirmi di andare avanti. Anche altri mi hanno chiamato». «Se i tempi matureranno, ci incontreremo di nuovo. Il tavolo della pace non è stato un fallimento, i rapporti sono migliorati e serve anche questo. Non sono affatto pentito, lo rifarei».