PASTORELLO, Le sue parole su Javi Martinez Nasri e Rossi

23.11.2007 19:46 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: calciomercato.com

 Ecco una parte dell'intervista fatta da calciomercato.com a Federico Pastorello, agente Fifa e procuratore di vari giocatori fra cui G.Rossi. Ecco le sue parole su Javi Martinez, obiettivo viola,  su alcuni giovani talenti del campionato francese e sulla situazione economica dei campionati europei in rapporto a quello italiano.

Si è parlato in questi giorni di Javi Martinez, centrocampista dell'Athletic Bilbao sul quale avrebbe messo gli occhi la Fiorentina ma anche il Liverpool. La sua clausola è però di 24 mln di euro. E' un giocatore valido?

"E' un giocatore di grande talento che ha la caretteristica di tutti i baschi: la personalità. E' un giocatore di temperamento, di quei giocatori che in Inghilterra piacciono motlo. La sua clausole è effettivamente un po alta ma di lui sono certo ne sentiremo parlare molto. Al di là delle sue doti tecniche è proprio il carattere la sua forza".

Lei è anche l'agente di Giuseppe Rossi, che purtroppo ora è fermo per infortunio. Come sta?

"Sta meglio. E' sulla via del recupero. Putroppo la tempistica è lunga. Lui è a metà del cammino e credo che rientrerà prima di Natale. Sperando che i suoi compagni di squadra riescano a mantenere un buon passo e non perdere il terreno sui due campocannoniere che sono Messi e Aguero".

Saltiamo in Francia. Tanti nomi alla ribalta

"Benzema e Ben Arfa sono ormai inarrivabili. Nasri e Menez sono invece meno conosciuti e non sono ancora ai livelli dei due precedenti anche perchè non giocano nel Lione. Sono validissimi. Grandi doti ateltiche tipiche dei giocatori nordafricani unite alle doti tecniche della scuola francese".

 

E' ormai un dato di fatto che il peso economico dei top club di Premier League e Liga sia superore a quello delle italiane. Questo porta la maggior parte dei migliori giocatori al mondo a scegliere Inghilterra e Spagna. Così è difficile che i vari Messi e Ronaldinho approdino alla Serie A.

Intravede una possibile inversione di tendenza?

"Non sono ottimista nel senso che il calcio italiano oggi è al terzo posto in Europa dietro alla Premier League e alla Liga. Se non si fa qualcosa si rischia di finire dietro anche alla Bundesliga che dopo il contratto televisivo firmato quest'anno e che andrà in vigore dal prossimo darà grande spinta finanziaria alle squadre tedesche. Il Bayern è una realtà forte da sempre ma ci saranno squadre che ora non hanno i mezzi del Bayern che potranno essere ipercompetitive proprio per le disponibilità economiche. Il nostro limite è dato anche dalle strutture. Ci sono degli stadi che non possono essere considerati tali.  In Europa negli stadi ci sono punti di ritrovo, anche per le famiglie, dove poter mangiare qualcosa anche 3 ore prima della partita. Queste cose danno ulteriori indotti. Anche nelle strutture d'allenamento la Spagna sta lavorando molto rispetto all'Italia che sta rimanendo sempre più indietro. Per questi motivi non vedo un'inversione di tendenza, anzi vedo dei problemi, anche legati alle questioni di sicurezza che oggi non rendono attraente il nostro campionato come quello spagnolo o inglese.