Palermo, Zamparini: "Fermare il calcio non è la soluzione"
Fonte: Radio Spazio Aperto - TMWNews.it
Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini è intervenuto in diretta sulle frequenze di Radio Spazio Aperto per parlare degli incidenti di Catania e della morte del trentottenne Ispettore Capo di Polizia, Filippo Raciti. "Non è il calcio ad essere malato - ha dichiarato il patron dei rosanero ma la società, di cui questo sport è solo un riflesso. Il problema è che i delinquenti possono agire nell'impunità e non vengono perseguiti. La soluzione? Seguire l'esempio dell'Inghilterra, dove la Tatcher qualche anno fa è andata al nocciolo della questione, ponendo fine a tale impunità. In Italia, con il decreto Pisanu, non si è scelta questa strada e si è optato per norme demagogiche, come ad esempio i tornelli all'ingresso dello stadio. La soluzione sarebbe piuttosto quella di dare ai club la responsabilità dell'ordine interno con un servizio affidato a dei vigilantes autorizzati. Su quello che succede fuori dallo stadio invece, bisogna capire che non si parla di tifosi, ma di delinquenti comuni e non si tratta più di scontri tra tifoserie, ma di una vera e propria guerra tra teppisti e forze dell'ordine. Il problema è che lo stato non fa nulla". Sulle responsabilità dei club calcistici Zamparini ha detto: "Sono rimasto deluso dalle dichiarazioni avvilenti del presidente del Catania Pulvirenti che, anche se non era ancora a conoscenza dell'accaduto, ha cercato di dire che i lacrimogeni erano stati tirati in campo dai tifosi del Palermo e per questo avrebbe chiesto di invalidare la gara. I nostri tifosi non c'entrano nulla e anzi, è stata una vergogna sapere che il nostro d.s. Foschi è stato aggredito nel tunnel, sempre da Pulvirenti, con frasi irripetibili. Non si può comunque dire che la società Catania vada radiata, perché ad agire così non è stato il club, ma dei delinquenti comuni". Sui suoi tifosi invece, il numero uno rosanero ha spiegato: "Appena arrivato, dissi al tifo organizzato palermitano che al primo atto di violenza me ne sarei andato dopo due minuti. I nostri tifosi si stanno comportando bene e la mia idea è quella di fare uno stadio all'inglese, senza barriere e con il servizio d'ordine interno". La soluzione secondo Zamparini c'è, ma necessita di tempo: "In Italia manca la cultura dello sport e va insegnata nelle scuole, serviranno due generazioni ma occorre cominciare a muoversi e imboccare la strada giusta. Parlando agli istruttori del mio settore giovanile ho ricordato loro di essere dei 'maestri' per i nostri ragazzi, a cui devono insegnare non tanto a vincere, quanto piuttosto a competere lealmente secondo i valori dello sport". Sulla scelta di Pancalli, che ha deciso di fermare i campionati e sul dibattito politico innescato da questo ennesimo episodio di violenza, Zamparini ha detto: "La scelta di Pancalli è stata doverosa, ma non rappresenta la soluzione del problema, che si otterrà soltanto con l'eliminazione dell'impunità. Per quanto riguarda i politici sono stufo di ascoltarli, dicono solo stupidità ed emettono sentenze senza essere informati dei fatti. Siamo stupidi noi che li mandiamo a Roma a governare. E' la volta buona per cambiare le cose? In questo paese, ne dubito".