OBIETTIVI VIOLA, Comotto al lavoro per recuperare

05.04.2008 11:57 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: tuttosport

Riprendiamo la notizia da Goal.com.  Avete presente un leone in gabbia? Benissimo: anche se ha spuntato un po’ la riccioluta criniera, così si sente Gianluca Comotto . "­E’ dura, ­davvero dura veder giocare gli altri la domenica, senza poter fare ciò che hai sempre fatto. Io sono un privilegiato, in carriera non mi sono mai fatto male. Piccoli acciacchi, niente di che: al massimo avrò saltato due partite di seguito, per infortunio. Ma adesso che devo restare fermo per mesi, dopo l’operazione al ginocchio causa la lesione del crociato anteriore, il morale m’è finito sotto i tacchi. E allora provo a consolarmi, pensando che nella vita nulla accade per caso. E che per guarire bene dovressere positivo e ottimista. Mi godo appieno la vicinanza di mia moglie, condividendo assieme a lei e al suo pancione che cresce di settimana in settimana l’attesa per il nostro primo figlio.  Il piccolo Comotto nascera Roma: anche questo ha voluto il destino. "­La riabilitazione non sarà soltanto faticosa, ma anche lunga. Non so quando tornerò a Torino, il professor Mariani mi ha consigliato di svolgere la rieducazione qui a Roma.

Nostro figlio nascerà nella Capitale". Il professor Mariani è ­un luminare nel suo ambito, ma non esattamente un finissimo conoscitore del calcio. Incrociando Comotto, la prima volta, forse memore d’aver operato Totti gli chiese: "­Lei­ è un fantasista?  Per tutta risposta il granata esplose una fragorosa risata: ­"No, sono un terzinaccio. Percorro come pochi quindi la prego, mi sistemi questo ginocchio, altrimenti sono rovinato. ­Il giorno dopo l’intervento ero già in palestra, a fare riabilitazione. La tabella di lavoro procede senza intoppi, per fortuna. Il professor Mariani mi chiama guerriero: beh, lo sapete, la volontà non mi manca. Lavoro otto ore al giorno. Certo, lo scoramento ogni tanto mi assale: mi manca il pallone, l’allenamento, la mia quotidianità. Bisogna aver pazienza, non c'è altro da fare".