NONNO ENZO, Bobo impazziva per Robi Baggio
Nonno Enzo è andato a trovarlo in ritiro, nel Mugello. Un incontro molto tenero. Con poche parole e molti sguardi. Proprio come quando vivevano insieme, a Prato. Una strana coppia. Enzo Vieri, allenatore in una società dilettantistica, e Bobo, appena sbarcato dall'Australia, con la sua valigia piena di sogni. «Christian era già un fenomeno quando giocava nel campionato allievi, nel Santa Lucia. Ricordo che il giorno del suo debutto per stimolarlo gli proposi una sfida. Gli dissi: "Ti regalo 5.000 lire per ogni gol che segni". Lui mi guardò sorridendo. E segnò quattro reti. Poi, la domenica successiva si accontentò di realizzare una tripletta. Spaventato fui costretto a sospendere la scommessa. Se andava avanti così, rischiavo di asciugare il conto in banca ».
Lei portava Bobo a vedere le partite della Fiorentina.
«Andavamo rigorosamente in curva. Mio nipote impazziva per Robi Baggio. Un vero e proprio innamoramento calcistico. La Fiorentina è stata la prima squadra italiana per la quale Christian ha fatto il tifo».
La società viola cercò anche di acquistarlo?
«Ci fu un incontro con Egisto Pandolfini, a quei tempi responsabile del settore giovanile. Ma non ci furono provini, solo parole. Nulla di serio. Allora portai Christian a Lucca. Restò un'ora in campo, quattro gol. Ma non arrivò nessuna proposta di contratto. Da Lucca, al Genoa: un'ora di gara, tre gol. Stessa musica. Mio nipote ha dovuto lottare per diventare un campione».
Dovrà lottare anche per conquistare Firenze?
«Non credo.
Qualche piccola protesta c'è stata quando la società ha annunciato il suo acquisto. Ma Christian si farà amare. Il problema è che mio nipote e Firenze devono venirsi incontro. Devono imparare a conoscersi ».
In che senso?
«Christian cominci a firmare autografi quando vede i tifosi venirgli incontro armati di foglio e penna. Lui invece a volte scappa per timidezza. E Firenze impari ad accettare i suoi silenzi. Parla poco anche con me».
Cosa vi siete detti in ritiro?
«Monosillabi. Lui mi chiama "Vieri". Niente nonno, solo "Vieri". Funziona così dai tempi in cui era ragazzino.
Mi ha detto che devo stare tranquillo. Che la sfida Fiorentina lo affascina».
Oggi scenderà per la prima volta in campo nell'amichevole contro la Primavera.
«E' solo un allenamento. Ho "pesato" Christian con gli occhi. Deve perdere ancora un paio di chili. Ma sono pronto a scommettere, più di cinquemila lire, che segnerà più di dieci gol. E, come ha dimostrato anche contro l'Atalanta, lui segna reti pesanti. Con i gol di mio nipote la Fiorentina può avvicinarsi alla zona Champions e provare a vincere la coppa Uefa».
Suo nipote comunque si è subito inserito nello spogliatoio viola.
«Lui stravede per il tecnico Prandelli. E mi ha detto anche di aver trovato una società molto organizzata ».
Nonno Enzo, a suo nipote piacciono molto le belle donne.
«Meglio le donne che gli uomini! Basta non esagerare. Christian è grande. Sa scegliere le persone giuste. E il pallone è ancora il suo amore più grande. Mi ha detto che vuole stare due anni con la Fiorentina con la quale vuole arrivare a vincere qualcosa di importante