MUTU, Questo è il match dell'anno

06.10.2007 11:22 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: calciomercato.it

Adrian Mutu sta vivendo un grande momento di forma. Il fantasista della Fiorentina, sommo poeta e leader della squadra di Prandelli, decisivo anche ieri sera nella sofferta qualificazione ai rigori in Coppa Uefa contro gli olandesi del Groningen, ‘sogna’ di fare lo sgambetto alla Juventus nel big-match della settima giornata del campionato di Serie A. Mutu, in bianconero per due stagioni prima del passaggio in viola nell’estate del 2006, ricorda con particolare piacere gli anni alla corte di Madama, decisivi per la sua ‘ripresa’ professionale dopo i momenti bui passati al Chelsea, complice la bella vita, i vizi e la droga nel tunnel ‘oscuro’ della capitale londinese. “Non ho nessun desiderio di vendetta, anzi… Alla Juve devo gratitudine e basta”, afferma il numero dieci gigliato in un’intervista esclusiva a ‘Sky’.


IL MATCH DELL'ANNO



“Quella di domenica non sarà una gara qualunque: tutta la città la sente come la partita dell'anno - ammette il rumeno riferendosi alla partitissima del 'Franchi' contro la Juventus - La Juve ritorna nella massima serie dopo un anno difficile in B, torna rinforzando il campionato e rendendolo più difficile, però troverà una Fiorentina in grande salute. Sarà una bella partita – prosegue Mutu - Ci troveremo davanti una squadra con molta grinta e dobbiamo stare in guardia. Dobbiamo fare la nostra partita, non aver paura, perchè la Juve è una buona squadra, ma non è imbattibile”.


CAPITOLO ALLENATORI

Il punto di forza della nazionale rumena parla anche del suo rapporto con gli allenatori, lodando in particolare Prandelli e Ranieri, quest’ultimo suo tecnico ai tempi del Chelsea. Parole di stima anche per Lippi e Capello, una frecciatina non troppo velata, invece, per Mourinho. “Lippi è strategico, uno che pensa tutte le mosse, Capello è ambizioso, Mourinho un arrogante – sottolinea Mutu – Prandelli? Quello che sta facendo lui a Firenze è una cosa meravigliosa – spiega - Considerando i punti ottenuti in due anni saremmo secondi. Ha trasformato tantissimi giocatori ed è riuscito a far tornare altri, come me, ad altissimi livelli. Altri sicuramente hanno vinto di più e sono grandissimi allenatori, ma io mi tengo stretto il mio allenatore attuale. Spero un giorno di vincere qualcosa di importante con il mio mister. Ranieri? È un grande allenatore, una persona con la quale sono andato d'accordo. Mi ha fatto giocare, mi ha dato fiducia – conclude la punta viola - Ricordo sempre una sua battuta, nel periodo in cui non giocavo più bene. Mi diceva sempre: 'Adrian, ho comprato una Ferrari e adesso giochi come una 500'“.