MUTU alla Gazzetta, Il mio cuore dice Fiorentina

12.06.2008 08:30 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: La Gazzetta dello Sport

Mutu chiama Italia. E così torna da dove era partito. Sarà che se non ti giocassi l'Europa, qui in Svizzera potresti morire di noia. Allora Adrian Mutu ripete quello che aveva detto una settimana fa: «Fiorentina, fammi restare ». Era prima che le squadre scendessero in campo, prima del punto conquistato dalla Romania contro la Francia e della rotta di Berna, dove l'Italia di Donadoni veniva spazzata via dall'armata oranje. Certo, di cose ne sono anche successe altre. Per esempio Mutu non ha brillato nel suo esordio contro i francesi e prima gli era andata anche peggio: dalla rabbiosa reazione fiorentina, fino arrivare alla multa da 12 milioni che la Fifa vuole fargli pagare per il suo addio anticipato al Chelsea. «Abbiamo chiesto alla Fifa notizia di questa storia, lo hanno fatto il mio procuratore e i nostri avvocati, ma non abbiamo ricevuto ancora nessuna conferma ufficiale. Chissà, magari questa storia è una "bomba a orologeria". Comunque ora voglio pensare solo all'Italia».
E ora Mutu che fa?
«Mi attacco al telefonino e inizio a chiamare Luca Toni. Gli metto un po' di paura. Chiamiamola guerra-psicologica».
Lo ha già sentito?
«Non ancora, non risponde. Se continua così passo agli sms. Non ho sentito neppure Gamberini, ma ora riproviamo...».
Pare che il suo compagno in viola non parta titolare...
«Meglio per noi e peggio per l'Italia. Il "Gambero" nella Fiorentina sta facendo cose straordinarie ».
Rieccoci alla Fiorentina. Ha qualcosa da aggiungere?
«Che intorno a questa storia c'è stato troppo clamore. Non ho mai chiesto di essere ceduto. Questi sono stati due anni fantastici, ricchi di soddisfazione e successi per me, per i compagni e per tutta la Fiorentina. Io non voglio che questo finisca. Voglio restare a Firenze e non è una novità».
Ma ha chiesto 4 milioni d'ingaggio?
«Non ho mai chiesto 4 milioni. Alla società è solo stato comunicato che altri club erano disposti a offrirmi quella cifra. Ma io ragiono con il cuore e voglio restare. Certo, sono un professionista, il calcio è il mio mestiere ed è logico che si parli anche di contratti. Lo ha fatto il mio procuratore e lui ragiona con il cervello, cerca sempre di raggiungere il massimo, nel mio interesse ».
Pare tutta una questione di quattrini.
«Ma si dimentica che, per venire alla Fiorentina, ho scelto volontariamente di abbassare — e non poco — il mio ingaggio. Questa improvvisa amnesia un po' mi ferisce. La società sapeva da almeno due mesi delle mie richieste, ho sempre percepito la loro disponibilità e sono convinto che troveremo una soluzione ».
Troverete anche il modo di fermare l'Italia?
«Ci proviamo, anche se sappiamo di giocarcela con i campioni del mondo. Diciamo che non vogliamo perdere, poi si vedrà. Ora sto bene, mi sento carico. Con la Francia non ho giocato una buona gara».
Se è per questo il suo amico Toni, contro l'Olanda, ha fatto peggio.
«Non è certo colpa sua se l'Italia ha perso con l'Olanda. E comunque non mi fido, Luca è un attaccante straordinario, uno che si carica la squadra sulle spalle e qualcosa inventa sempre ».
Se lo sente glielo dice?
«Gli dirò esattamente il contrario ».
Sarà per questo che non ha ancora risposto.

 

LEGGI L'ANTEPRIMA DI FIRENZEVIOLA.IT: MUTU RIVELA, Voglio restare alla Fiorentina