MONTOLIVO, Prandelli alla Juve? Fantacalcio
Prandelli non si muove da Firenze. Lo assicura dal ritiro azzurro di Coverciano Riccardo Montolivo, che affrontando anche altri argomenti (la trattativa fra Mutu e la Roma, le speranze della Fiorentina in Champions League e in campionato) si mostra sempre più determinato. Idee chiare e pochi dubbi. Sul futuro calcistico di Mutu e Prandelli, sempre più al centro delle voci di calciomercato, il fantasista viola appare addirittura pieno di certezze: «Le voci che vogliono Prandelli dalla prossima stagione alla Juventus sono da fantacalcio — spiega —. Non mi immagino il nostro allenatore lontano da Firenze: ha un legame speciale con la città. Sono convinto che rimarrà sulla panchina viola per tanti anni ancora. Lo vuole lui, lo vuole la società».
ANCHE il destino di Mutu — stando sempre alle parole del violazzurro — sembra essere tracciato: «Quando è scoppiata quella che è stata definita la grana Mutu io non c’ero, ma quando sono tornato dalle Olimpiadi ho parlato con Adrian e lui mi ha assicurato che erano soltanto chiacchiere. Mutu in partenza a gennaio? Impossibile anche questo: per noi è fondamentale».
Anche coloro che sorridono sornioni davanti a simili dichiarazioni, sono costretti ad annuire davanti alle affermazioni su Gilardino. «E’ un grande giocatore — prosegue Montolivo —, ha saputo entrare nello spogliatoio viola con grande umiltà e si sta facendo valere a suon di gol. In Nazionale è un punto di riferimento importante: io, al contrario, devo ancora trovare spazio, ma dopo alcuni problemi fisici sto ritrovando la condizione. So che queste occasioni mi aiutano a crescere ancora e spero di riuscire ad avere l’occasione per prendermi responsabilità importanti anche in azzurro. In viola già lo faccio da alcuni anni».
ED ECCO che il destino calcistico di Montolivo si incontra e si scontra con quello di Jovetic («Gran giocatore, merita la Nazionale») nella gara contro il Montenegro di mercoledì prossimo e con quello di Toni («Ha imparato il tedesco — dice il Monto, di madre germanica —, ma la sua pronuncia….») fra poco più di dieci giorni in Champions. Percorsi fondamentali per la maturazione del giocatore, che se da una parte ringrazia per i complimenti arrivati in più occasioni dal ct azzurro e si augura di «non deluderlo mai», dall’altra cerca di capitalizzare ogni esperienza per migliorare. Spiega: «L’esperienza internazionale è un valore aggiunto. Il confronto con le altre squadre europee, del resto, è importante sia a livello personale sia di squadra. Lo abbiamo visto lo scorso anno in Coppa Uefa dove abbiamo fatto ottime cose, lo stiamo vedendo ora in Champions dove stiamo andando bene. Lo scudetto? Per noi è un traguardo lontano. Gli obiettivi — conclude Montolivo — non vanno dichiarati, vanno raggiunti. Riparliamone a fine stagione».