MONDONICO, Domenica sarà una partita particolare
Il suo nuome è di stretta attualità per il Torino, a cui potrebbe tornare dopo 8 anni: Tuttomercatoweb ha intervistato Emiliano Mondonico per conoscere la sua opinione sui granata ma anche sull'Inter capolista.
Il ritorno al Toro: ci siamo?
"Tempo al tempo: in questo momento non c'è niente da dire per non creare delle situazioni abbastanza scomode (ride, ndr)"
Domenica il calendario prevede un curioso Torino-Fiorentina...
"Una partita particolare, che il Torino dovrà vincere: io sono rimasto molto legato anche alla Fiorentina e quindi è una sorta di derby... Vedremo come andrà: il Toro ha assoluto bisogno di vincere e la Fiorentina in trasferta lascia davvero a desiderare. Sarà una gara tutta da vedere".
Come valuta la situazione attuale dei Granata?
"E' molto difficile dare un giudizio dall'esterno, perchè penso che la risposta la può dare solo chi vive la realtà quotidiana dall'interno. Sicuramente è una situazione strana, inattesa: ma bisogna rimanere tranquilli e non perdere il controllo, nè la fiducia nei giocatori".
La nota positiva della stagione è però Stellone
"Stellone ho avuto la sfortuna di non averlo a disposizione a Napoli nell'anno in cui siamo retrocessi, perchè penso sarebbe stata la mia arma per trovare quella salvezza che ci è sfuggita. E' un giocatore che stimo molto, da molti anni dunque".
Come si esce da questa crisi
"E' antipatico parlare per sentito dire, perchè si basa sempre su cose che riferiscono gli altri: di certo al momento la classifica è deficitaria, ma qualche partita vista non può bastare per darsi le risposte".
In grande risalita c'è un'altra sua ex squadra, l'Albinoleffe
"L'Albinoleffe ha un grande allenatore (Madonna, ndr) che sta portando avanti i successi che aveva trovato Gustinetti lo scorso anno: è diventata una grande realtà della Serie B e non più una favola, e mi fa molto piacere che i fatti diano ragione al Presidente, con cui sono legato da una grande amicizia. Complimenti a Madonna e complimenti al Presidente: a volte hanno fatto scelte che sembravano singolari ed invece si sono rivelate sempre importanti".
Qualche settimana fa era stato duro con Mourinho: conferma questo giudizio?
"Ha cambiato modo di gioco ed in questi quattro mesi ha imparato i trucchi del calcio italiano: si è dimostrato davvero una persona molto intelligente, adattandosi alle difficoltà che sta incontrando e molti dicono ricalcando un po' la linea di Mancini. Bisogna fargli i complimenti senza dubbio, ma è stato dimostrato ancora che il Calcio italiano non può essere rivoluzionato da nessuno".
Come valuta la gestione del caso-Balotelli?
"Mettere in piazza determinate situazioni su questo ragazzo vuol dire un po' esporlo alla mercè pubblica: è stato indicato come un cattivo esempio e questo è rischioso, perchè ci vuol poco a diventare poi un giocatore contestato dalla stampa o dei tifosi. Mourinho però ha preso queste misure secondo me coscientemente, vedremo se sarà una strategia per recuperarli o per emarginarli".
Nonostante tutto, Mourinho attacca sempre il calcio italiano...
"Il Calcio Italiano è difficile: non si può dire se sia brutto o sia bello, perchè bisognerebbe prima definire il concetto di partita bella. La partita perfetta è quella che finisce 0-0, ma difficilmente è spettacolare o divertente: in molti preferiscono quelle che finiscono 4-4, ma una partita con 8 gol presuppone molti errori, come può essere bella?"