MILAN E INTER, La posizione si aggrava

Ma sono i nerazzurri a rischiare la retrocessione in serie B
22.06.2007 08:32 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Il Tirreno

Mettere un freno alle plusvalenze, per evitare che siano ancora utilizzate dalle società per l’iscrizione ai campionati, mediante la creazione di un organo tecnico di controllo che sia in grado di valutare i giocatori all’ interno di una forbice (un range), e che tenga conto non solo del valore di mercato, ma anche di precisi parametri oggettivi dei calciatori. Stanco dell’esplosione ad orologeria delle vicende di doping amministrativo che riguardano non solo Milan e Inter, ma anche Genoa, Udinese, Samp, il presidente della Figc, Giancarlo Abete, lancia l’idea di un organo tecnico che regolamenti il settore.
 Il rischio. «Le plusvalenze gonfiate restano un rischio del sistema ha spiegato in conferenza stampa. E’ giunto il momento di fare qualcosa, perchè questo è un anello debole che indebolisce tutta la catena. La Covisoc non ha la titolarità per valutare l’aspetto tecnico dei contratti: serve un organo tecnico in grado di valutare il valore dei giocatori».
 Valori che Milan e Inter, i cui bilanci sono finiti nel mirino dei pm milanesi, continuano a definire «assolutamente regolari». Adriano Galliani e Massimo Moratti, arrivati a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro in Figc, hanno respinto infatti in coro le tesi accusatorie.
 Due fronti. Le plusvalenze gonfiate rientrerebbero, secondo il pm Nocerino in quella «falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi» coi quali «una società tenta di ottenere o ottiene l’iscrizione a un campionato a cui non avrebbe potuto essere ammessa», come recita il codice di giustizia sportiva (art. 7) quando poi fa riferimento alle sanzioni.
 L’inchiesta su Inter e Milan va avanti: e su due fronti.

A Milano la magistratura ordinaria e a Roma l’Ufficio Indagini della Figc. Mentre a livello di giustizia ordinaria bisognerà aspettare i tempi lunghi dei processi, a livello sportivo, sulla vicenda, Borrelli ha già chiuso la sua indagine e passato le carte al procuratore federale Palazzi l’8 giugno scorso.
 Rinvii a giudizio. L’inchiesta chiusa di Milano e le probabili, a questo punto, richieste di rinvio a giudizio di Palazzi (resta da capire se queste plusvalenze gonfiate abbiano inciso nell’iscrizione al campionato, e se a subire il deferimento saranno solo Moratti, Galliani e gli altri dirigenti coinvolti o anche i due club) potrebbero indurre ad ulteriori riflessione nell’ambito di un’indagine che sembrava fino a pochi giorni fa destinata più all’archiviazione che un deferimento: anche perchè, allora, l’Inter e il Milan, in buona compagnia, ebbero dalla Covisoc via libera all’atto delle iscrizioni al campionato. Fosse stato loro contestato qualcosa, si può ragionevolmente supporre che avrebbero ripianato mettendo mano al portafoglio.
 Niente prescrizione. Non c’è il rischio della prescrizione, che a livello sportivo, è prevista per il terzo campionato dopo quello incriminato, se nel corso del secondo viene aperta un’inchiesta dunque in questo caso scatterebbe a giugno 2008. «Attendo la giustizia sportiva», ammette Abete.
 «Sono vicina a Moratti perchè stare sulle prime pagine dei giornali non per i successi non è simpatico».
 E’ questo il commento dell’amministratore delegato dell’As Roma Rosella Sensi in merito alle irregolarità dell’Inter riscontrate dalla Covisoc.
 Sensi ha assicurato che «ciò non muterà i rapporti tra Roma e Inter, perchè, sebbene non ci sia stato ancora nessun contatto con Moratti, la Roma non ha società nemiche e quando sarà il momento si parlerà anche con i dirigenti dell’Inter».