MIHAJLOVIC, La prima alternativa a Prandelli
E' Sinisa Mihajlovic il primo nome nei pensieri dei vertici della Fiorentina per sostituire Cesare Prandelli, tecnico con cui il maggiore dei fratelli Della Valle, Diego, ha un rapporto ormai logoro da tempo, non certamente risanato con il comunicato del 30 marzo scorso, in cui lo stesso tecnico gigliato, a seguito delle dimissioni di Della Valle, comunicava la sua volontà di restare a Firenze 'senza se e senza ma', almeno fino alla fine del proprio contratto (giugno 2011).
Chiara la strategia di Diego Della Valle, che farebbe carte false pur di lasciar partire il tecnico di Orzinuovi, dopo averlo scaricato ufficialmente con un'intervista sulla 'Gazzetta dello Sport' del 26 marzo scorso, in cui non poche erano le colpe imputate a Prandelli: da contatti con la Juventus per la prossima stagione, passando per un deludente risultato in campionato.
Ma al di là delle voci destabilizzanti di parte della stampa nazionale, Cesare Prandelli non avrebbe nessuna intenzione di accettare la panchina bianconera - pur avendo ricevuto telefonate dal direttore generale bianconero Roberto Bettega -, né tantomeno di ereditare la panchina di Marcello Lippi in Nazionale. Diego Della Valle non pare fermarsi nella sua volontà di chiusura verso Cesare Prandelli, neanche davanti alle parole del vicepresidente facente funzioni Mario Cognigni, o a quelle del fratello Andrea, che giusto una settimana fa aveva dichiarato di non immaginare un futuro della Fiorentina senza Cesare Prandelli come allenatore e Pantaleo Corvino come direttore generale.
Sinisa Mihajlovic è il nome preferito, dopo i sondaggi falliti con Del Neri (anche se si continua a monitorare l'ex tecnico clivense, che in caso di mancato rinnovo con la Sampdoria rimane fra i papabili più accreditati) ed i contatti per Allegri.
Della Valle, nel serbo di Vukova, intravede l'allenatore perfetto per ricostruire una squadra che deve ridurre il monte ingaggi, il ché porterà anche ad un numero cospicuo di cessioni per fare cassa, e rientrare così di quei soldi che non arriveranno dalla qualificazione alle coppe europee.
E così, mentre Corvino e Prandelli ufficialmente programmano il futuro, con tanto di date del ritiro, amichevoli e tournée fuori e dentro l'Italia, nel quartier generale del gruppo Tod's si è deciso di bloccare ogni operazione di mercato e di rinnovo contrattuale. Il segnale di incertezza sul futuro di Prandelli, con il mancato rinnovo contrattuale di quest’ultimo, è stato recepito anche nello spogliatoio viola, che di fatto ha scaricato il proprio allenatore con una prestazione assolutamente incolore a Bergamo, conclusasi con una sconfitta ingiustificabile.
Mihajlovic, considerato più aziendalista rispetto a Prandelli, sarebbe stato identificato come l'allenatore giusto per costruire una Fiorentina più giovane, che lanci più velocemente i propri prodotti under 23, da Ljajic a Babacar, passando per i già affermati Jovetic e De Silvestri. L'attuale tecnico del Catania, bloccato sulla parola dai vertici della Fiorentina fino al 30 giugno prossimo, porterebbe in dote dalla città etnea almeno due elementi: si parla del fantasista Martinez e del portiere Andujar, anche se sondaggi sono stati effettuati anche per Llama e Biagianti.