MARINO, Dopo il progettto viola, ecco il progetto Napoli
Queste le parole del d.g. partenopeo ai microfoni di Marte Sport Live: " Lavezzi deve crescere. E’ un fuoriclasse, questo è sicuro, ma bisogna dargli il tempo di migliorare, di trovare continuità.. credo che tra due anni potrà dimostrare tutto il suo potenziale. Il confronto di domenica con Cassano? Cassano ha il vantaggio di non andare in nazionale, spero che Ezequiel non accusi la fatica”.
Questa sarà una settimana di allenamento senza i nazionali: “E’ un problema che hanno tutte le squadre, non credo che tre o quattro allenamenti in meno possano stravolgere troppo la tattica: Reja ora ha ricambi adeguati nella sua rosa. Difficilmente dovrà riproporre Mannini come quarto difensore a sinistra, ma con tutti questi infortuni è presto per dirlo. La quota salvezza? Non la stabiliamo noi purtroppo, ma credo che sia tra i 38 e i 40 punti.
Il d.g. partenopeo torna poi a parlare del Progetto Napoli: “Il presidente ha detto che ci vuole Pazienza..e io l’ho comprato! Scherzi a parte, il progetto prevede che questi giocatori diventino dei campioni assoluti in due, tre anni, insieme a quelli che inseriremo man mano nella rosa.
Se questo si verificherà il livello della squadra potrà essere elevato solo comprando campioni affermati. Questo è il lavoro in progress di cui parla il presidente De Laurentiis”.
A proposito di progetto: Calaiò ne fa ancora parte? “Io credo moltissimo in Calaiò calciatore, noi non volevamo darlo in prestito: i campioni non si danno in prestito. Sono convinto che dimostrerà tutto il suo valore.
Nilmar? Non basta il nome… bisogna conoscere molto approfonditamente i giocatori che provengono da certi mercati. Spesso i nomi nascondo rischi, e poi i campioni vanno presi quando sono molto giovani, per farli crescere, altrimenti bisognerebbe spendere 200 milioni, cosa che non si può chiedere a nessuno.
Pier Paolo Marino chiude poi con il bilancio di questi tre anni e mezzo: “Questi anni mi hanno permesso di riformare una squadra, di progettare e costruire un centro sportivo a Castel Volturno, di far parte di un progetto importante. A livello personale mi hanno permesso di entrare nel Guinness dei primati: vittoria in Serie A, Serie B, serie C e Coppa Italia con la stessa squadra.
Spero per il Napoli che nessuno eguagli mai il mio record: non perché non si deve più vincere, ma perché dovrebbe ritornare in Serie C!”.