LOTITO-DE LAURENTIIS, Dal ring al campo
Quando si dice il buon esempio. Due squadre che tra poche ore si giocheranno la Champions, due presidenti di quelli che spesso vanno oltre le righe, ma che stavolta l'hanno fatta grossa. Il primo round, sul campo, se l'era aggiudicato la Lazio: il secondo è stato un no-contest, visto che prima della resa finale del San Paolo ci hanno pensato Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito a squalificarsi agli occhi di tifosi e addetti ai lavori. La cena dei cretini, l'hanno ribattezzata i soliti buontemponi, parafrasando il titolo un film distribuito in Italia proprio dal fondatore della Filmauro: il ristorante di Milano che avrebbe dovuto avvicinare il consiglio di lega ad una decisione definitiva sulla questione dei diritti televisivi, trasformato in un ring: tutto per il vil denaro. De Laurentiis sarebbe stato il primo a perdere la pazienza, Lotito, per una volta, avrebbe messo da parte la laurea in pedagogia e il celebre "latinorum", provando a rispondere all'aggressione.
Galliani e Lo Monaco a fare da pacieri, smentite e sorrisi di circostanza il giorno dopo, quando la frittata ormai era fatta. Tessera del tifoso anche per loro! ha ironizzato qualcuno, preoccupato che un simile comportamento possa scaldare gli animi di pubblico e giocatori, alla vigilia di un match così importante. Chissà che non sia proprio il San Paolo, culla di sport, a sancire la pace tra i due presidenti imprenditori. Che intanto, per riderci sopra, potranno rileggere la figuraccia fatta, nei tanti film prodotti da De Laurentiis: Qua la mano; Il mio miglior nemico; Il lupo e l'agnello. O ancora: Nessuno è perfetto; Incontri proibiti; Amici miei, come tutto ebbe inizio.