LIVERANI, Il mio obiettivo è giocare 30 partite
E’ un Fabio Liverani "a tutto tondo" quello che ha risposto alle domande di Stadio. Il centrocampista viola inizia dalla difficle situazione che sta vivendo il nostro campionato: “Il calcio è il più grande amplificatore. Un fatto che succede intorno a questo universo diventa evento, anche se è un atto di violenza. Serve un provvedimento drastico, fermare le trasferte è solo l’inizio. Servono pene severe e soprattutto la certezza della pena". Un rapido pensiero alla Nazionale -"sarà dura, ma sono certo che la qualificazione arriverà.
La maglia azzurra non è più il mio primo pensiero, ma se il ct dovesse convocarmi sarei contento"- per poi parlare di Fiorentina: “ In Champions le italiane sono tutte protagoniste, in UEFA siamo rimasti solo noi. Sarà una continua battaglia perché in Europa tutte le partite sono “maledette”, ma proveremo ad andare in finale, doove sicuramente ci arriverà Toni col suo Bayern. Per quanto riguarda il campionato la sconfitta con l’Udinese non ridimensiona in alcun modo le nostre ambizioni. Il secondo posto non è un miraggio ma il frutto di tre anni di lavoro". Infine due battute sulla sua situazione personale, da probabile partente a protagonista di questo avvio di stagione:" E’ l’ennesima volta che ho accettato la sfida di non partire titolare e scalare posizioni. Ho già giocato molte partite e la speranza è quella di arrivare ancora una volta almeno a trenta”.