Le reazioni della politica
E' unanime lo sgomento per i fatti del Massimino.
Fonte: Repubblica
Reazioni di sdegno all'unanimità sugli incresciosi fatti di Catania anche dal mondo della politica.
Il Ministro degli Interni Amato definisce un "brutto segno" il coinvolgimento di minori ed avverte che "la violenza si cura con l'educazione ma anche con la punizione".
Il senatore di Forza italia Pisanu definisce gli scontri di Catania come "terrorismo, assecondato in qualche modo o passivamente subito dagli ambienti del calcio".
Bertinotti risponde duramente a chi sottilineava che l'Italia rischia di perdere le speranze di ospitare gli Europei 2012: "mi sembra più importante il fatto che qui rischiamo di perdere delle vite umane".
Bonanni della Cisl ed il leader dell'Udc Casini sottolineano la necessità del "pugno duro" contro questi delinquenti; il leader dell'Unione all'Ars, Rita Borsellino, definisce "tragico e devastante, anche dal punto di vista etico e morale" il fatto che una partita di calcio diventi "pretesto per una violenza gratuita, che non ha alcuna motivazione".
Mastella chiede che le società "recidano urgentemente e concretamente tutti i legami con le fazioni ultrà" ed il sindaco di Roma, Veltroni, ammette mestamente che "se in una settimana un dirigente che è andato per separare una rissa viene ucciso, un poliziotto viene ammazzato, un altro viene portato in ospedale in fin di vita e ci sono cento feriti per una partita di calcio, non si può far finta di niente. Questo non è più sport".