KAKA, Qualcuno lo dà già venduto, ma a quanto?

18.01.2009 14:55 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: gazzetta.it
KAKA, Qualcuno lo dà già venduto, ma a quanto?
FirenzeViola.it

"Firmato e venduto". Il soggetto è, ovviamente, Kakà e il Daily Star attribuisce la frase di cui sopra, riferita alla cessione del brasiliano al Manchester City, ad Ariedo Braida. Il direttore sportivo del Milan l’avrebbe detta ieri sera ad alcuni azionisti rossoneri, salvo poi rifiutare ulteriori commenti, una volta avvicinato dai cronisti. Meglio, dunque, attenersi alle considerazioni di Mark Hughes che, sempre ieri, ha spiegato che quello di Kakà non è certo un trasferimento normale, di quelli che si chiudono in 24 ore per intenderci, e che "ci vorrà del tempo, perché è uno dei più complicati affari della storia del calcio". Proposta sulla quale, però, l’Observer avanza più di un dubbio, riportando le confidenze di una non meglio specificata "fonte autorevole vicina al proprietario del City", secondo la quale l’offerta di 110 milioni di euro per il campione milanista sarebbe "assolutamente ridicola". Non solo. L’intera storia sarebbe stata montata da Silvio Berlusconi per avere un positivo ritorno di immagine una volta che il trasferimento non si fosse concretizzato e che Kakà fosse così rimasto a San Siro, visto che il primo a parlare di un’offerta di 110 milioni di euro è stato proprio il sito della società rossonera.

"Le cifre riportate dalla stampa riguardanti l’ingaggio di Kakà sono totalmente irrealistiche– ha spiegato da Abu Dhabi l’anonimo consigliere dello sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan – . In realtà, si parla di un’offerta più vicina ai 55 milioni di euro. Cento milioni sarebbero davvero una cosa ridicola e, allo stato attuale del mercato, come potresti avere un ritorno, dopo una spesa simile? Con quei soldi potresti fare un mucchio di altre cose. Inoltre, non va dimenticato che il giocatore non ha ancora parlato con nessuno di noi: Kakà è semplicemente uno di quelli sulla lista di Mark Hughes. E poi il proprietario del City è un uomo intelligente e non è il tipo che butta via i propri soldi, mentre Gary Cook (l’amministratore delegato del City, ndr) lavorava prima alla Nike, di conseguenza conosce tutto sui diritti d’immagine".