JOVETIC, Discorso aperto nel girone Champions

L'intervista del talento montenegrino al sito della UEFA
02.11.2009 12:30 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Uefa.com
JOVETIC, Discorso aperto nel girone Champions
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

L'astro nascente della ACF Fiorentina Stevan Jovetić sfoggia una chioma alla Brian May, festeggia indicando il cielo come Kakà ed è stato paragonato alla leggenda montenegrina Dejan Savićević, ma quando è arrivato in Toscana nell'estate 2008 sapeva bene quali orme sarebbe stato il caso di seguire. "Quando sono arrivato qui, ho scaricato un filmato di cinque minuti con i gol di Gabriel Batistuta sul mio cellulare", ha detto. "Tutti meravigliosi, davvero".

Paragoni
Capitano dei gigliati negli anni '90, Batistuta scaldava le folle e la sua leggenda rimane ancora inegugliata. "Non lo conoscevo, ma penso che fosse davvero un grande giocatore", ha detto Jovetić, paragonato anche a Johan Cruyff, Lionel Messi e Roberto Baggio, tra gli altri. "Ovviamente mi piace sentire certi paragoni, perché sono tutti giocatori incredibili, ma non saprei... Io sono Stevan Jovetić. Devo ancora migliorare, devo fare ancora molte cose per arrivare al loro livello".



'La notte più bella'
Senza dubbio le luci della ribalta si sono accese su Jovetić alla seconda giornata, quando grazie alla sua doppietta contro i cinque volte campioni d'Europa del Liverpool FC i Viola hanno vinto per 2-0. In quella notte di settembre Jovetić ha promesso di fronte all'Europa di diventare un grande campione, e per lui è stato il momento più bello della sua carriera. "Sì, decisamente. Primo perché era in Champions League poi perché l'aversario era il Liverpool. In terzo luogo perché abbiamo vinto, e poi perché ho segnato due gol", ha aggiunto l'attaccante neo-20enne. "E' stata la serata più bella della mia vita. La ricorderò per sempre. Non saprei cos'altro aggiungere".

‘Grande club’
I suoi primi passi in Serie A non sono stati semplici, e nella sua prima stagione ha segnato solo due volte in 29 partite di campionato. "Lo scorso anno ho giocato, ma non è andata bene secondo me perché il primo anno è sempre il più duro", ha spiegato. "Dovevo ambientarmi e studiare la lingua, ma quell'anno è alle spalle e ora tutto va bene. Sono soddisfatto, sto giocando". Anche se ha avuto qualche ostacolo da superare, non si pente però di aver scelto l'Italia. "Mi è semre piaciuto il calcio italiano", ha continuato. "Quando ero piccolo sognavo di giocare in un campionato come quello italiano. Ecco perché ho deciso di venire qui. Sapevo poi che la Fiorentina era un grande club, uno dei più grandi in Italia".

'Favoriti'
La Fiorentina al momento è seconda nel Gruppo E, tre punti dietro l'Olympique Lyonnais, e ospita il Debreceni VSC mercoledì sperando di fare un passo avanti decisivo verso la qualificazione. "A essere sinceri pensavamo che Lione e Liverpool fossero i favoriti, ma ora il discorso è aperto dopo la nostra vittoria con il Liverpool", ha spiegato Jovetić. Con Adrian Mutu e Alberto Gilardino a contendere un posto da titolare, Prandelli in attacco ha l'imbarazzo della scelta. "Mi piace giocare con loro, sono molto forti", ha detto il nazionale montenegrino. "Abbiamo giocato solo una partita tutti e tre insieme, perché poi diventa difficile per centrocampisti e dfensori. Ma c'è spazio per tutti".