ITALIANO, 3 tiri contro 27: meritavamo di vincere

L'allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano ha parlato a Dazn nel post partita. Queste le sue parole: "Meritavamo di vincere ampiamente oggi. Non mi soddisfa il fatto che non riusciamo a vincere le partite, abbiamo avuto tante occasioni. L'avversario è stato bravo nelle poche occasioni che hanno avuto, è un peccato pareggiare così. Sono stati tutti bravi, anche chi è entrato dopo ha dato il suo contributo. Oggi abbiamo tirato quasi 30 volte in porta loro 3, con un po' più di precisione la partita la stravinci. Dipende anche come ti gira. In Portogallo 6 tiri 4 gol, oggi non è andata così. Oggi è girata male".

Come mai il cambio di posizione Mandragora-Barak? "Mandragora può rientrare e calciare in porta. Per questo l'ho cambiato con Barak".

Proverà a cambiare qualcosa a livello tattico? "Le stiamo provando tutte: la doppia punta, il trequarti, piedi invertiti, piedi su binario, accompagnare coi terzini, mandare dentro gli esterni. Ma non abbiamo la concretezza della grandissima squadra, ci manca la ferocia che serve per vincere le partite. Giovedì siamo stati precisi, concreti e abbiamo fatto i gol ai momenti giusti. Questo è l'unico difetto che palesiamo".

Percepisce troppo pessimismo? "Mi dispiace che non possiamo far felice la gente, che si aspetta tanto e vorrebbe come noi vincere le partite. Se è questo il dispiace è anche nostro. Quello che posso dire è che ogni partita la finiamo nella metà campo degli altri. L'Empoli ha tirato tre volte e quasi ci faceva due gol, quindi bisogna fare ancora più attenzione dietro".

Che obiettivo diventa ora la Conference League? E poi c'è anche la semifinale di Coppa Italia.
"Questa squadra è in corsa per tre competizioni. Se riusciamo a essere più efficaci possiamo scalare tante posizioni anche in campionato".

Come sta Milenkovic? "Gli ho fatto una battuta: ogni volta deve essere sempre una lesione o uno stiramento, spero che stavolta non sia così. Per noi è importante, l'ho visto preoccupato, secondo me non ha nulla di grave".