Il rilancio della Fiorentina
Fonte: eurosport.com
Dopo la penalizzazione di inizio campionato, la formazione di Prandelli ha preso fiducia nei propri mezzi e corre spedita verso l'Europa
Il linguaggio Prandelliano dopo la vittoria contro il Catania si arricchisce di un nuovo termine: champions league. Parola che il tecnico di Orzinuovi conosce benissimo perchè nella passata stagione al debutto sulla panchina viola centrò sul campo un grande quarto posto. Parola che quest'anno è diventata tabù perchè una squadra che parte con una penalizzazione di 19 punti poi diventati 15 può non può far altro che pensare alla salvezza.
Almeno fino a quando i risultati non ti restituiscono la speranza europea proprio come è accaduto alla Fiorentina negli ultimi 3 mesi. Perchè i viola nelle ultime 11 giornate hanno perso soltanto una volta, per giunta contro l'invicibile armata interista in un match che tra l'altro si era messo tutto in discesa dopo il gol iniziale di Toni.
I numeri della rincorsa viola fugano ogni dubbio e aprono le porte a quel sogno champions distante adesso 7 punti, una miseria se si pensa all'Everest di inizio stagione. L'Europa è a portata di mano grazie alle tre vittorie consecutive, la sesta in nove partite, grazie al gioco quasi sempre convincente e ai 22 gol della coppia d'oro Toni-Mutu, nessuno fino in questo momento come loro.
In particolare il bomber di Pavullo, che aspetta solo una chiamata dalla società per firmare il rinnovo, sa essere decisivo come pochi nonostante una condizione fisica tutt'altro che perfetta. Lo ha dimostrato quando è entrato in campo contro il Catania. In 35 minuti ha mandato in tilt la roccaforte etnea collezionando il suo 12esimo sigillo stagionale, rilanciando la sfida a Totti per il trono dei cannonieri.
È comunque tutta la Fiorentina a girare a meraviglia grazie alla regia ispirata di Liverani, al talento di Mutu e Montolivo, all'utilità di gente come Pasqual e Jorgensen, alle cosiddette seconde linee Pazzini e Reginaldo che quando sono stati chiamati in causa hanno risposto presente. Fiorentina che si è abituata più di altri a giocare nel silenzio delle porte chiuse, silenzio che potrebbe essere dimenticato già domenica prossima perchè sarebbe davvero un peccato giocare il derby da champions contro l'Empoli senza tifosi.
eurosport.com di Valentina Ballarini