G.ROSSI: "FIRENZE MI CARICA. CI SONO MANCATI I CAMPIONI''

a cura di Pi.La.
foto di Iac.Barl.
08.10.2013 13:45 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
G.ROSSI: "FIRENZE MI CARICA. CI SONO MANCATI I CAMPIONI''
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Dopo due anni esatti dall'ultima convocazione in Nazionale, l'attaccante della Fiorentina Giuseppe Rossi, torna a parlare dall'Aula Magna del Centro Tecnico di Coverciano indossando l'azzurro. Queste le parole rilasciate dall'italo-americano alla stampa presente:

Sul ritorno: "Sto ancora facendo il mio percorso per tornare al 110% della forma. Mi sento a casa. Ho rivisto tutti i miei compagni ed è un onore essere di nuovo qui con loro. Speriamo sia un nuovo punto di partenza".

Su Balotelli: "Sappiamo bene le sue caratteristiche. E' un grande calciatore. Mi trovo bene con qualsiasi giocatore qui in Nazionale ma anche nei club. Se avrò la possibilità di giocare con luii o con gli altir, potremo fare comunque bene. Ci ho parlato, ma solo per qualche battua".

Sulle condizioni fisiche: "Sono pienamente d'accordo con Prandelli. Sono contento di essere tornato dopo un lungo stop. Dopo due anni di stop e 7 gare in poche settimane è dura. Ho dovuto fare qualche partita in più a causa degli infortuni. Normale sentire un po' di fatica, ma nel gioiro della partita non mi tiro mai indietro". 

Su questa stagione: "E' un anno importante. Ricomincio da zero.Torno come un calciatore nuovo e sono in un campionato dove ho giocato poco. Ho tanto da imparare. L'inizio del percorso è tutto positivo ed ora voglio solo migliorare"

Su Totti: "Non ne parliamo nello spogliatoio. Sappiamo che campione è, fa solo bene la sua presenza nel caso dovesse tornare in Nazionale. Noi però dobbiamo pensare solo a vincere e a giocare bene contro questi avversari e continuare a crescere". 

Sull'infortunio: "Ho sempre pensato in postivio. Ho sempre pensato di poter tornare più forte di prima. E' importante avere pensieri positivi, questa è stata sempre la mia mentalità e continua ad esserlo tutt'ora. Posso migliorare ancora tanto ed è quello che cerco di fare". 

Su Prandelli e codice etico: "Non abbiamo parlato del codice etico, ce lo dirà nei prossimi giorni. Balotelli? Non c'è da dire niente, è qui sereno e tranquillo insieme a noi"

Sul ritorno in campo con i viola: "Ho lavorato tanto e duramente per essere in campo alla prima del campionato. Credo nelle mie qualità e credo nei miei compagni che mi hanno aiutato a tornare subito bene in campo. Non ho accelerato il recupero per essere qui. Ho giocato contro la Lazio e quindi ho potuto anche rispondere alla chiamata del ct". 

Sulla Serie A: "E' un gran bel campioanto, sta migliorando molto, è in crescita sia per il gioco che di difficoltà nelle gare. Non sarà una corsa a tre, aspettiamo a dire questo. Siamo lontani dai livelli di Premier e Germania ma ha fatto molti passi avanti". 

Sulla convocazione: "Ho avuto un piccolo fastidio ma non c'è mai stata nessuna pressione da parte della società. Ho lavorato tanto per essere in campo contro la Lazio, era il mio primo obiettivo. Ho cercato di dare il meglio e poi sono contento di aver conquistato nuovamente la Nazionale". 

Sulla scelta Fiorentina: "Abbiamo avuto un po' di sfortuna a proposito degli infortuni anche se non è una scusa, però quando ti mancano i campioni diventa tutto più difficile. Abbiamo commesso qualche sbaglio ma stiamo crescendo. Sono felicissimo di vestire la maglia viola".

Su coppia Nazionale con Balotelli: "Abbiamo tante cose in comune con Mario. La viviano molto tranquillamente. Siamo un bel gruppo".

Sul recupero diverso rispetto a Euro 2012: "Ho capito che bisogna prendere tutto passo per passo, senza accelerare i tempi". 

Sui cambiamenti Nazionale: "Un gruppo più maturo, c'è maggiore identità rispetto al passato. Ci sono grandissimi giocatori sia in campo che in panchina". 

Sulle pressioni in maglia viola: "Non mi sento pressioni, sono bravi i compagni ed il mister che non me mettono quando scendo in campo. Quando gioco cerco di fare sempre quello che mi chiede il miser ed il gruppo".

Su attesa per il ritorno in campo con la maglia azzurra: "Ho imparato a prendere le cose giorno per giorno. Adesso non penso al Mondiale ma alla partita che verrà. Penso al percorso con la Nazionale e sopratutto a quello con la Fiorentina. Spero di arrivare nel periodo delle convocazioni in grande forma, ma non ci penso adesso". 

Sulle squadre danesi: "Ho giocato contro l'Odhense che ci ha dato tante difficoltà quando ci giocai con la maglia del Villareal. Il calcio danese sta facendo bene e venerdì sarà molto difficile. Non specifico nomi singoli, credo che sia un bel gruppo e attraverso i video cercheremo di capire come colpirli". 

Su Firenze: "L'ambiente mi ha dato una grande mano e mi ha caricato; quando passo per il centro mi salutano tutti e mi fanno sentire bene. E' una cosa buona per quando uno scende in campo. Il pubblico ci sta dando una grande mano, sono sempre lì al nostro fianco e sono contento del loro apporto"

Sulla maglia azzurra da americano: "E' sempre un grande onore perchè rappresento sia la mia nazione che tutti gli italiani che vivono in New Jersey".

Su esperienze passate: "Ho avuto tante sfortune ma anche molta fortuna. Non voglio pensare al passato e sono felicissimo di come sto adesso in questa bellissima città".

Sui cori di discriminazione: "Sono cose che non dovrebbero succedere, mi dispiace molto. Non dovrebbe essere presente nella nostra cultura nel 2013. Ci sono delle regole e vanno rispettate. Anche all'estero hanno avuto problemi, a noi ci sta succedendo adesso". 

Su Lampedusa: "Dispiace per quello che è successo a Lampedusa. Mi piacerebbe andare lì, speriamo di poterlo fare".

Su etichetta di catenacciari: "Rispetto al 2009 la squadra è molto cambiata. Giocatori diversi e un allenatore che ha un'altra filosofia. Mi trovo benissimo con questa mentalità, una squadra che ha tanta voglia di giocare e di mettersi in mostra".

Sul ruolo: "Mi piace giocare sempre dietro una punta ma anche da esterno, non è cambiato niente rispetto al passato"

Sui ringraziamenti in caso di convocazione al Mondiale: "Ringrazierò mio padre perchè è lui che mi ha portato ad essere quello che sono. Dovrò ringraziare tutta la mia famiglia, i fisioterapisti in America ma anche quelli della Fiorentina".