GILARDINO, In Cina apertura mentale: sono cresciuto
Per il quinto anno consecutivo le porte del Franchi si aprono ai bambini di “Ultracorretto, campagna dei giovani per i giovani per un tifo senza errori”, il progetto dell’Assessorato all’Educazione di Firenze rivolto alle scuole primarie e secondarie della città. Oggi, per il primo dei tradizionali incontri allo Stadio, sono state protagoniste le classi 4 B della Scuola Collodi e 4 A della Scuola Santa Teresa. I ragazzi, che durante l’anno scolastico hanno approfondito con gli educatori UISP i temi del fair play e dei valori dello sport così come quello del razzismo, hanno avuto l’opportunità di incontrare Alberto Gilardino. Queste le parole del Gila: "E' bello parlare coi bambini perché sono padre di tre figlie. Quando giochiamo contro una squadra più forte di noi ci prepariamo in settimana, ogni allenamento è impostato per far bene la domenica e vincere. Cerchiamo di analizzare gli errori fatti nella gara della settimana prima per provare a non farli pià. Cosa avrei fatto se non avessi scelto di giocare a calcio? Bella domanda, ho sempre giocato a calcio fin dall'età di 6 anni: era un mio chiodo fisso. Non ho mai pensato a quello che avrei potuto fare. Se mi diverte giocare a calcio? Moltissimo, ho girato tutta l'Italia, ho fatto un'esperienza in Cina che mi ha permesso di fare un'apertura mentale non solo a livello sportivo ma anche culturale. Sono cresciuto come uomo e come persona. Io il più bravo del Mondo? Lo lascio agli altri questo ruolo: io ho avuto la fortuna di realizzare il mio sogno e sono felice, non capita a tutti".
Incontro con i ragazzi del progetto 'Ultracorretto' per Alberto Gilardino. Guarda il video http://t.co/lHtrACuqCi pic.twitter.com/Sfxhi4xeUS
— ACF Fiorentina (@acffiorentina) 14 Aprile 2015