GILARDINO, Che emozione la nazionale
Nove mesi, ma sembra passata un´eternità. L´ultima presenza in azzurro di Gilardino risale al 21 novembre dell´anno scorso, a Modena. L´Italia batte le Isole Far Oer (3-1) e si qualifica per gli Europei. Ma la storia di Gilardino si ferma lì, interrotta sul più bello. «Ci tenevo a partecipare agli Europei, ci sono rimasto male» ha detto il giorno della sua presentazione a Firenze. Ieri è arrivato a Coverciano con la sua Porsche e un bel sorriso. «Sono contento di essere qui» ha detto. Poi è sparito. Ha pranzato con il resto del gruppo e nel pomeriggio si è allenato. Ci voleva il ritorno di Lippi per il ritorno di Gilardino. Il ct lo ha chiamato per l´amichevole contro l´Austria. Anzi, potrebbe anche farlo giocare titolare visto che non c´è Toni. «È il giocatore di cui ho bisogno in questo momento - ha spiegato il ct - . Non biasimo chi non l´ha convocato prima, forse qualche mese fa non lo avrei chiamato nemmeno io». Lippi e Gila si conoscono bene. «Alberto ha sempre fatto bene, anche al Milan. Ha entusiasmo e motivazioni. Da lui mi aspetto i gol».
La storia azzurra di Gilardino è iniziata nel 2004, il 4 settembre per la precisione. Italia-Norvegia 2-1, a Palermo. Da lì in poi l´attaccante viola ha messo insieme 25 presenze e 9 gol. Con lui in campo l´Italia ha vinto 17 partite, ne ha pareggiate 6 e perse soltanto due. Ha pure vinto un campionato del mondo. In panchina c´era Lippi, appunto. L´ultimo gol azzurro Gilardino lo ha segnato due anni fa, il 6 settembre 2006, contro la Francia a Parigi. Poi il vuoto. Fino all´esclusione dal gruppo azzurro.
«Voglio riconquistare la Nazionale» ha spiegato nelle settimane scorse. Ci teneva a questa convocazione, non lo ha mai nascosto. «Il mio obiettivo è partecipare ai Mondiali in Sudafrica». Durante l´estate aveva incontrato Lippi al mare. «Ci siamo solo salutati, non abbiamo parlato di altro» spiegò l´attaccante viola. Il ct, però, in questi mesi non lo ha mai perso di vista. Era a Viareggio, per seguire l´amichevole con il Progresul, poi al Franchi, accanto a Sacchi, per vedere Fiorentina-Slavia Praga, andata del preliminare di Champions League. Gilardino quella sera ha giocato una grande partita e ha pure fatto gol. La chiamata di Lippi era nell´aria. «E´ una bellissima emozione tornare in Nazionale, è una convocazione che ho voluto fortemente fin dal primo giorno in cui sono arrivato a Firenze - ha detto Gilardino attraverso il sito Internet della Fiorentina -. E sapere di tornare ad allenarmi con gli azzurri sotto la guida di Marcello Lippi è molto importante». Poi, sempre attraverso il sito, ha aggiunto: «Ho voluto farmi trovare pronto per i preliminari di Champions League e per questo ritorno in azzurro. L´ultimo ricordo che ho è legato alla vittoria del Mondiale in Germania, un ricordo ancora molto forte visto che sono passati solo due anni. Sono davvero felice per questa chiamata di Lippi».
Ieri, ad aspettarlo davanti al cancello di Coverciano, c´era anche un gruppetto di tifosi della Fiorentina. Baci, saluti, qualche foto. Gila sorride e se ne va. Lo aspetta la Nazionale. Ritrova Lippi e qualche amico. La prossima volta, magari, ci sarà anche Gamberini, rimasto a casa perché infortunato. «Chiellini e Gamberini sono il futuro della Nazionale» ha detto anche ieri Lippi. Una piccola conferma. Intanto c´è Gilardino. Sono tutti convinti che contro l´Austria sarà lui il centravanti dell´Italia. E, chissà, magari metterà dentro un altro gol. L´ultima volta che ha giocato titolare è stato il 15 novembre 2006, a Bergamo contro la Turchia. Ma quella era un´altra storia, ieri per Gilardino ne è iniziata una nuova.