GALLI, Maggio-Vargas il duello decisivo
Sfide, duelli, emozioni, retroscena, atteggiamenti tattici da sfogliare con attenzione.
Napoli-Fiorentina è una partita che Giovanni Galli accetta di «rigiocare» volentieri. Non in campo (anche se forse non si tirerebbe indietro) ma davanti a un caffè.
Pronti via: Galli, cominciamo dal pronostico. Napoli o Fiorentina, chi vincerà?
«Mi piace la filosofia di gioco dei viola. Ovunque vanno cercano di imporre il proprio gioco, la propria personalità. Se lo faranno anche a Napoli potranno riuscire a far risultare pieno. Gli azzurri, da parte loro, giocano molto sull’avversario, basta rivedere la partita a casa della Roma e questo può complicare la vita alla Fiorentina».
Riassumendo: è il pareggio il risultato meno probabile?
«Credo di sì».
Indichi i due protagonisti della partita del Napoli.
«Vado a colpo sicuro e dico Lavezzi e Hamisk. Ma non mi fermo qui e devo aggiungere anche Maggio».
Perché?
«Perché sono convinto che sul risultato finale peserà moltissimo il duello sulla fascia che vedrà affrontarsi Maggio e Vargas. Sarà un elastico decisivo e chi dei due sarà più bravo a lavorare anche in fase di copertura potrà far vincere la partita alla sua squadra».
Lavezzi e Hamsik, invece, perché potranno essere decisivi?
«Per la loro velocità. E purtroppo alla Fiorentina mancherà proprio il difensore più bravo nella rapidità, Gamberini. Sono convinto che Dainelli e Kroldrup faranno bene, ma la lacuna di dover rinunciare al difensore più veloce si farà sentire quando hai davanti giocatori come Lavezzi e Hamsik».
Gli uomini decisivi in viola chi saranno?
«I due esterni offensivi. Il lavoro di Santana e di Mutu credo possa e debba essere un’arma affilatissima nelle mani di Prandelli. Siamo chiari: quando nella Fiorentina i compagni di reparto di Gilardino gireranno al massimo, frenare la squadra viola sarà complicato per chiunque».
Quanto le piace la Fiorentina nata questa estate?
«Mi piace molto, come potrebbe essere diversamente? E’ stata allestita un’ottima squadra. Sono stati investiti tanti soldi su elementi di grande qualità come Gilardino, Vargas, Felipe Melo...».
A proposito: Melo sarà il nuovo Dunga?
«Credo che si stia applicando, che stia studiando per ricoprire questo tipo di ruolo, anche se sono convinto che Melo debba essere utilizzato anche a... briglia sciolta. Voglio dire: uno come lui puà essere sfruttato anche per il suo eccezionale tiro da lontano e per i suoi colpi di testa. Melo è un uomo da sei, sette gol puri. Senza contare quelli su calcio di punizione».
Di Jovetic che cosa pensa?
«Devo ancora capire. E’ un giocatore che ha il pallino del campione. Lo si capisce soprattutto dal suo atteggiamento: non ama fare le cose banali e cerca sempre il colpo impossibile. Ha coraggio, il coraggio per poter diventare un campione, ma ancora non mi esprimo».
Vargas diventerà un terzino?
«Ehhh... Dovrà lavorare molto per apprendere la fase difensiva. Ma Vargas è questo. Ricordatevi Pasqual: quando poteva sganciarsi arrivava anche 70 volte in fase d’attacco, ora che ha imparato a difendere lo vedi avanti solo due, tre volte a partita».