Fiorentina U17, Guberti: "I ragazzi mi stanno insegnando cose che da giocatore davo per scontato"

Fiorentina U17, Guberti: "I ragazzi mi stanno insegnando cose che da giocatore davo per scontato"
Oggi alle 17:18News
di Redazione FV

Stefano Guberti, allenatore della Fiorentina Under17, è intervenuto come ospite a "Coffee & Goals", trasmissione ufficiale della Fiorentina dopo la vittoria in campionato per 4-1 contro il Pescara. Ecco le sue parole: "In spogliatoio non si parla della classifica, nel mio ragionamento a livello giovanile per me quella viene dopo. Prima di tutto sono contento della loro crescita, di quello che stiamo facendo a livello mentale e tecnico. Dobbiamo continuare a lavorare, se vengono i risultati meglio, però è una cosa che secondo me va vista in un secondo momento".

Quanto conta l’aspetto mentale?
"Tantissimo, è una cosa a volte difficilmente allenabile, difficile da far capire. Però è la base di tutto insieme all'atteggiamento. Sono le più importanti perché se ci sono quelle puoi lavorare su tutto il resto. La parte difficile è entrare nella testa dei ragazzi per fargli capire questi due aspetti fondamentali".

A questa eta è fondamentale lavorare sulla mente e sull'atteggiamento?
"Siccome è un gruppo che alleno da due mesi, ho cercato di inquadrarli dal punto di vista mentale e di atteggiamento per poi inserire altri concetti, unirli tutti insieme. E' un aspetto difficile e non c'è un tempo prestabilito per tutti: per alcuni ragazzi può bastare una settimana, per altri due mesi. Però è quella la strada".

Pensa che la sua esperienza tra i professionisti possa aiutare anche i ragazzi?
Sembrerà una risposta presuntuosa però chi ha fatto questo mestiere, su alcune cose ha delle letture diverse perché le ha vissute. Alcune volte, quindi, riesco a capire delle piccolezze che vedo nei loro occhi che magari avevo anche io, per esempio quando giochi o non ti senti preso in considerazione. Sono piccoli aspetti che fanno la differenza. Il fatto di aver giocato in carriera ti fa partire un po' più avanti sulla fiducia da parte dei ragazzi perché sanno che hai giocato in Serie A. Questo fa nella parte iniziale, poi devi dimostrare ai ragazzi di avere qualità, di saper insegnare, di saperli capire.

Ci racconta come è l'ambiente all’interno dello spogliatoio e quello che portano sul campo?
I ragazzi sono diversi rispetto a quando ero ragazzo io. Ora sono molto più svegli, in qualcosa ancora un po' più addormentati e quindi non è semplice. Questo percorso che sto facendo mi sta servendo tanto perché tutto quello che ti insegnano loro è difficile da trovare perché ti insegnano tanti aspetti. A me piacerebbe arrivare in primavera e tra i grandi, ma quello che mi stanno insegnando loro è molto utile perché ho sottovalutato tante cose negli ultimi anni della mia carriera, quando magari avevo a che fare con qualche ragazzo della Primavera, e davo per scontato alcune cose che in realtà non lo sono. Questo mi sa servendo tanto".