FIORENTINA, Ora Jovetic diventa un caso
Giampaolo Pazzini che continua a segnare,Stevan Jovetic che bofonchia perché a Firenze gioca troppo poco «e non so perché». In mezzo i tifosi della Fiorentina, un pò divisi e un tantino preoccupati. Perché a 9 gare dalla fine e con un quarto posto ancora in ballo il clima dovrebbe essere più sereno. Invece le acque nella Fiorentina si fanno increspate. Si pensi appunto allo sfogo di Jovetic al termine della gara di sabato: «La Fiorentina? Non gioco molto in questo periodo ma spero di riuscirci di più in queste ultime nove giornate. Non so come mai non gioco, io mi alleno al massimo e lavoro bene ma l’allenatore vuole così. Arrabbiato? No, ma neppure contento.
Io vorrei giocare sempre». Parole che aprono un caso e chiamano in causa uno dei fiori all’occhiello della campagna acquisti estiva, pagato 8 milioni di euro per strapparlo a Real Madrid e Juventus. L’esternazione di Jovetic, che finora in viola ha messo assieme 26 presenze tra campionato (20), Champions (3), Coppa Italia (1) e Coppa Uefa (2) con zero gol (dati che non lo inseriscono di certo agli ultimi posti quanto a numero di gare giocate) non è piaciuta alla società viola che fra l’ altro in questo periodo ha lanciato un preciso appello: tutti uniti - dirigenti, squadra, staff tecnico e tifosi - per concentrarsi unicamente sull’obiettivo del quarto posto. Prandelli poi ha dimostrato nel tempo di non gradire certi discorsi e certi atteggiamenti, figurarsi da parte di chi essendo peraltro giovane e al primo anno nella nostra A dovrebbe pensare ad imparare e a stare al suo posto avendo oltretutto davanti una coppia-gol da 36 reti come quella formata da Gilardino e Mutu. Facile dunque ipotizzare che, non è già avvenuto in queste ore un primo contatto per telefono, al suo ritorno a Firenze giovedì prossimo Jovetic sarà convocato per un confronto con il tecnico e quindi con la stessa società che già in passato ha multato, secondo regolamenti interni, chi va sopra le righe ed esce dal seminato. Intanto, come facile immaginarsi, il momento d’oro di Pazzini, ceduto alla Samp a gennaio per 9 milioni di euro («un addio sofferto ma nessuno può rimproverare a me e a Prandelli di non avergli dato la possibilità di giocare un anno da titolare», ha detto giorni fa il ds viola Corvino, possibilità ripagata con appena 12 reti in 45 gare, 33 in 136 totali in viola) sta facendo discutere Firenze: c’è chi tra i tifosi contesta la scelta della società («Un giocatore di 24 anni non si cede mai a titolo definitivo», obietta Walter Tanturli presidente dell’associazione tifosi fiorentini mentre Stefano Sartoni, leader della curva Fiesole, sospira: «Spero sia l’ultima volta che la Fiorentina fa una scelta simile»), chi arriccia il naso verso Prandelli per non averlo saputo gestire al meglio.