FIORENTINA, Mai così in basso nell'era Prandelli
Firenze, città dove non regna mai l’equilibrio, ha già fatto scattare l’allarme. La Fiorentina che perde due gare di fila, contro il Bologna in casa e l’altro ieri a Palermo, che mostra specie nel primo tempo evidenti e preoccupanti problemi, che dista adesso ben 7 punti dal Napoli attualmente quarto, fa discutere e un po’ anche allarma i suoi tifosi.
Jovetic a fine partita ha detto che non è il caso di fare drammi, e in buona parte ha ragione visto che la sua squadra si è qualificata agli ottavi di Champions League ed è la prima semifinalista di Coppa Italia. Però è indubbio che, numeri alla mano (e non solo), qualche difficoltà la Fiorentina la stia incontrando: basti pensare che nelle ultime 12 gare ne ha perse 7 e i 30 punti conquistati nelle prime 20 gare di campionato (i viola devono recuperare quella col Milan rinviata per neve) rappresentano il peggior bottino fatto sotto la gestione Prandelli: nel 2005-06 i viola avevano messo assieme 40 punti, nella stagione successiva (quella dei 15 punti di penalizzazione per Calciopoli) 34, poi 39 e l’anno passato 32. Insomma, un passo indietro.
Discontinui. E’ la mancanza di continuità a preoccupare di più.
Escludendo l’Inter che fa corsa a sè, Napoli, Roma e Palermo (dirette rivali per il 3º-4º posto) hanno messo assieme lunghe strisce positive: 14 partite senza ko i partenopei, 11 i giallorossi, 7 i siciliani. La Fiorentina nell’attuale campionato solo una volta ha messo insieme 4 risultati utili di fila, fra la V e l’VIII giornata (due successi e due pareggi), per il resto il rendimento è stato altalenante. Urge provvedere anche perché in passato la Fiorentina di strisce positive (ad esempio 5 successi di fila come nel 2005-06) ne ha inanellate.
Gioco e difesa. Prandelli ha annunciato turnover e invocato un immediato cambio di mentalità (in attesa domani, alla ripresa degli allenamenti, di confrontarsi coi suoi giocatori), intanto è stata evidenziata stanchezza fisico-mentale per i tanti impegni e i molti infortuni, specie da parte di chi finora è stato giocoforza più utilizzato. A ciò si aggiungano poi qualche problema di gioco causato dall’assenza per infortunio di Zanetti e una tenuta difensiva venuta un po’ meno per i recenti cambiamenti come dimostrano gli 11 gol rimediati in 6 gare dall’inizio del 2010. Quel che conta comunque è non abbassare la guardia, la stagione è lunga, gli obiettivi ancora alla portata.