FIORENTINA, Il mensis horribilis senza Mutu
E' indubbio che la stagione di Mutu sia, purtroppo, caratterizzata da un alto numero di infortuni: prima il gomito, poi il ginocchio, poi di nuovo il gomito. L'infortunio patito domenica contro il Lecce ricorda, per certi versi, quello dell'anno scorso a Roma: una partita stregata, dove tutto è andato storto. In quella, la Fiorentina passò da un probabile vantaggio (Mutu che si appresta a dribblare Doni per poi mettere il pallone in rete) all'infortunio del Fenomeno; poi arrivò il vantaggio Roma con Cicinho e la conseguente vittoria giallorossa. Domenica, nuovo infortunio a Mutu e sconfitta (anche se più clamorosa) della Fiorentina contro il Lecce. Il destino della Fiorentina sembra quindi legato a quello dell'asso rumeno, senza la sua fantasia i viola perdono indubbiamente qualcosa.
Ma in questo mese orribile (il calendario ha regalato due trasferte consecutive contro Milan e Juve, infine la sfida casalinga col Napoli), la Fiorentina deve dimostrare di poter affrontare squadre di alta caratura anche senza Mutu, per raggiungere quella maturità e quella continuità che tanto va cercando. Quando Mutu tornerà in campo (probabilmente per la trasferta di Bologna il primo febbraio), la Fiorentina avrà detto molto di sè; il campionato sarà ancora lungo, ma almeno due sfide di queste tre rappresentano scontri diretti per la Champions: e dopo la sconfitta casalinga col Lecce, lasciare troppi altri punti per strada potrebbe essere fatale. Inoltre anche il paragone dei punti con l'anno scorso non aiuta: nelle stesse tre sfide i viola raccattarono bene sette punti (vittoria a Torino e contro il Napoli, pareggio a San Siro). Ma adesso la Fiorentina deve andare dritta per la sua strada, senza voltarsi indietro e del resto non l'ha mai fatto: i mezzi ci sono, l'organico anche, il gruppo è più compatto che mai. E se i viola giocano come sanno, anche l'assenza di Mutu si farà sentire molto meno.