FIORENTINA, Ecco i problemi da risolvere
Dubbi, errori e piccoli problemi. La Fiorentina di oggi è una squadra ancora in costruzione. E per questo ha bisogno dei suoi tempi. Però qualche domanda è giusto porsela.
Le difficoltà di Vargas: Prandelli non ha dubbi: «Vargas è un terzino» ha detto anche martedì notte dopo la sconfitta con il Bayern. E sia. Però come terzino, almeno finora, non è stato convincente. È perennemente sospeso tra quello che era e quello che deve diventare. A volte non sa cosa fare. Probabilmente Prandelli sperava che avrebbe fatto più in fretta ad adattarsi a questo ruolo. «Vargas è devastante se alleggerito dai compiti di copertura» ha spiegato Zenga appena arrivato a Catania.
L´eredità di Ujfalusi: Forse la società ha sottovalutato la perdita di Ujfalusi. Comotto e Zauri non sono all´altezza del ceco, e in più in Champions Comotto non c´è. Lì a destra l´alternativa sarebbe Jorgensen, che però è infortunato. Ma non è solo una questione di numeri, il problema vero è che a destra la Fiorentina ha perso qualità e personalità. In più Ujfalusi era un bel collante dentro lo spogliatoio. A conti fatti, insomma, nemmeno da questa parte la Fiorentina è messa bene.
Aspettando Montolivo: Come dice Lippi "diventerà un grande giocatore". Diventerà, tempo futuro. Nel tempo presente Montolivo ancora non è. L´anno scorso nel finale di stagione è stato determinante, quest´anno ancora no. Probabilmente non avere più accanto Liverani gli ha cambiato un po´ le cose, ma non può essere solo questo. E non è nemmeno un problema di condizione visto che adesso sta bene. Il punto è che Montolivo, che pure ha classe e talento, ancora non ha la rabbia del leader. Né le intuizioni per far cambiare passo alla squadra. Ci arriverà? Sicuramente sì, ma mentre aspettiamo che succede alla Fiorentina?
Questione di Mutu: Nelle prime due stagioni alla Fiorentina è stato assolutamente devastante. In due campionati ha segnato trentatre gol e con Toni e senza Toni ha trascinato per due volte la Fiorentina in zona Champions. È stato uno dei simboli della rinascita, il campione intorno al quale si è cementata la Fiorentina di Prandelli. Quest´anno prima il gomito e poi il ginocchio lo hanno messo fuori uso. Non c´è dubbio che finora ci siano stati pochi lampi di Mutu. Pochissimi. Contro il Bayern però si è visto qualche segnale di ripresa. Incoraggiante. Ma non è ancora il Mutu delle passate stagioni. E senza di lui la Fiorentina soffre, è più prevedibile, è meno pericolosa in zona gol. Qualcuno vorrebbe far giocare Jovetic al posto del romeno, ma per tornare in forma Adrian ha bisogno di giocare. Anche se non sta benissimo. C´è bisogno anche di lui (soprattutto di lui) per uscire da questo impasse.
Ancora il 4-3-3?: In estate Prandelli stava pensando di cambiare modulo e di passare al 4-2-3-1, poi è rimasto fermo sul passato per dare sicurezza e tranquillità alla squadra. Il problema è che oggi il 4-3-3 non funziona. Il perché è una cosa che riguarda il tecnico e i suoi giocatori, però è evidente che giocando così la Fiorentina soffre. Non ci sarebbe niente di male a ritoccare un po´ la filosofia tattica della squadra, cercando soluzioni meno rischiose e più redditizie. È bello avere una propria identità di gioco e cercare di imporla sempre e comunque, che tu affronti la Reggina o il Bayern, però ci sono momenti in cui si deve cambiare. E questo, forse, è uno di quei momenti.