FIORENTINA, caldo, euforia e stanchezza gli avversari principali.
Le previsioni meteorologiche dicono che oggi, a Firenze, tra le 14 e le 17 ci sarà una temperatura di circa 28°, cielo parzialmente coperto, vento debole e umidita al 60%: non certo l'ideale per giocare al calcio. Un tempo si diceva che in primavera si risvegliano i "vecchietti" e che quando le condizioni climatiche rallentano i ritmi della partita vengono fuori i fuoriclasse: ne sappiamo qualcosa purtroppo noi che in una calda domenica di fine aprile della disgraziata stagione 2001/02 fummo castigati da un certo Roberto Baggio. Da questo punto di vista la Fiorentina non dovrebbe avere preoccupazioni visto che i giocatori di classe non le mancano e da un ritmo più lento potrebbe trarre estremo giovamento un giocatore tatticamente fondamentale come Liverani. Per quanto riguarda le difficoltà psicologiche, il pensare che la qualificazione UEFA sia ormai ad un passo (non guardiamo solo chi ci sta dietro, Palermo ed Empoli giocano entrambe in trasferta, e se la prima va sul campo di una squadra ormai retrocessa la seconda diputerà un derby infuocato contro un Siena sempre più inguaiato) potrebbe mettere, sul piano delle moticazioni, i viola in una posizione di inferiorità rispetto ai Sardi, che hanno disperato bisogno di punti per non trovarsi a dover conquistare la salvezza in extremis; ma a questo ci penseranno mister Prandelli e il suo vice Pin. La squadra, infine, nelle ultime partite, ha dato alcuni segnali di stanchezza; stanchezza, non solo giustificata, ma alla quale la squadra ha posto rimedio compensando il calo delle energie fisiche con una forza di carattere senza precedenti. Non sarà quindi un impegno da sottovalutare quello di oggi, ma comunque una gara da vincere ad ogni costo, tenuto conto che domenica prossima affronteremo una squadra già retrocessa ma su un campo dove siamo sempre stato, diciamo così, sfortunati, e sarebbe opportuno che l'ultima gara di campionato invece che in uno scontro diretto si trasfromasse in una grande festa.