FIORE, Di Biagio non ha la bacchetta magica

25.03.2018 12:01 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
FIORE, Di Biagio non ha la bacchetta magica
FirenzeViola.it

Stefano Fiore, ex giocatore anche di Lazio, Fiorentina e della Nazionale, a RMC Sport Live Show ha toccato vari temi a partire proprio dall'Italia: "Non è stata una partita esaltante. E' chiaro che adesso non è il caso di fare analisi su Di Biagio perché non ha certo la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi che ha l'Italia. Dobbiamo capire che l'Italia non giocherà i Mondiali per motivi molto più grandi rispetto alla scelta di un ct, bisogna voltare pagina. In queste amichevoli si dovrebbe giocare con i nostri giovani, anche a costo di fare brutte figure perché non sono certo i risultati di queste amichevoli che ci fanno dimenticare il nostro stato. Dobbiamo far giocare i giovani per farli crescere il prima possibile".

In questi giorni si è parlato di giovani parlando di calciatori che per età forse non lo sono quasi più... "E' un aspetto palese. Io ricordo il mio esordio a 25 anni ma io giocavo in una Nazionale con tantissimi campioni che non mi hanno fatto sentire la pressione di un esordio con la maglia azzurra. Oggi la situazione è molto diversa. Dobbiamo ripartire guardando quelli che hanno lavorato meglio di noi e dal nostro settore giovanile. Prima si comincia la rinascita e prima colmeremo il gap".

A metà maggio sarà nominato il nuovo ct, Mancini può essere quello più indicato? "La scelta dell'allenatore è la prima pietra da appoggiare. Io lo vedrei bene, l'ho avuto come allenatore è uno molto carismatico. Può sposarsi bene con la Nazionale. Messo all'interno di un progetto con le idee chiare può dare il suo contributo importante".

Se tu potessi decidere dove andresti ad intervenire per cambiare il movimento calcistico italiano? "Non c'è un'azione prima di un'altra, bisogna sedersi intorno ad un tavolo e condividere il progetto con il nuovo allenatore. Nessuno può risolvere subito la situazione, ci vorrà del tempo. Ripeto non c'è una cosa più urgente di altre ma si deve ripartire da un allenatore che abbia voglia di rimettersi in gioco portando nuove idee".