DIRITTI, Al buio sulle tv in chiaro?
Vendere i diritti tv in chiaro degli highlights di serie A oppure ritirarli dal mercato in attesa di offerte più generose. Lo deciderà l’assemblea generale straordinaria della Lega Calcio in programma oggi alle 14, con i dirigenti del pallone chiamati a esprimersi sulle offerte di Rai e Mediaset già ritenute da molti insufficienti. Al momento l’ipotesi di un rifiuto alle cifre proposte dalle due emittenti sembra la più realistica. «Non svendiamo il nostro prodotto», dice la Lega. Sulla stessa linea i presidenti di molte società, intenzionati a incassare molti più soldi dai pacchetti ancora da vendere, cioè dagli highlights di B e diritti radiofonici, oltre agli highlights di A. E le emittenti non sembrano disposte ad alzare la posta. Se dall’assemblea dalla Lega non arriverà una risposta, la Rai è pronta a ritirare le proprie offerte e a uscire da qualsiasi trattativa futura.
Viale Mazzini ha infatti già rilanciato arrivando a una cifra complessiva di 30,6 milioni. Ma la Lega mirava a un incasso globale di 70 milioni di euro. Si rischia perciò che gli highlights vadano del tutto o in parte invenduti con la concreta possibilità che la stagione del calcio inizi senza le trasmissioni storiche.
La serie B. Più facile, invece, che si sblocchi la trattativa per la serie B, contesa da Sky e da Conto Tv. Altrimenti, i club cadetti che da mesi denunciano la crisi economica della categoria, si consoleranno con i 7 milioni di euro promessi in ogni caso dall’advisor Infront, per questa e per la prossima stagione.
L’esposto. La Lega Calcio si è «riservata» l’assegnazione dei diritti per le partite della serie B e della Coppa Italia, assegnazione che, secondo Conto Tv, «sarebbe dovuta avvenire contestualmente all’apertura delle buste», come per la Supercoppa Tim o i diritti della Tim Cup, questi ultimi assegnati alla stessa emittente satellitare. È quanto dice Conto Tv, in un esposto alle Authority per la Concorrenza e per le comunicazioni; inoltre, denuncia come, a meno di 24 ore dalla scadenza fissata per le offerte, siano state modificate «le linee guida» delle stesse, modifiche che «hanno costretto» l’emittente a «rinunciare» a presentare un’offerta complessiva per la B, suggerendole di «ripiegare» sulla Tim Cup.