DI MARZIO, Il mercato piu' pazzo del mondo
E' stato bello. Esserci, viverlo, raccontarvelo. E' stato il mercato più incredibile che abbia mai visto. Affari nati in un minuto, magari davanti a un caffè, altri saltati solo per questioni di principio, trasferimenti clamorosi e inattesi: già ne sentiamo le mancanza. E'stato il mercato del giorno e della notte, di colpi all'alba (Benalouane al Cesena) quando gli occhi erano spenti e l'adrenalina in netto calo. E' stato il mercato delle trattative segrete (Cavani al Napoli, Quagliarella alla Juve), dei tormentoni finiti (Jimenez, sempre al Cesena), dei rifiuti (Di Natale, Burdisso, Borriello: tutti alla Juve), delle operazioni tentate ma non decollate (Elano al Palermo, forse non lo sapevate ancora ). Doveva essere il mercato dell'ormai famoso fair play finanziario, lo è stato solo per l'Inter: 60 milioni incassati, compresa la clausola-Mourinho, e meno di venti spesi, così ha voluto Moratti, lo stesso che ad ogni fine bilancio aveva sempre ripianato il passivo con un assegno dai mille zeri. Questa volta no, l'unico regalo è stato togliere improvvisamente Maicon dal mercato, un pò come se l'Inter se lo fosse ricomprato. Doveva essere fair play anche per il Milan, poi è arrivato il ciclone-Berlusconi. E il mandato a Galliani di prendere Robinho e soprattutto Ibra. Pensateci, il suo cartellino è stato pagato interamente dalle cessioni onerose di Huntelaar e Borriello, non poteva andare meglio. E' super Milan adesso, grazie ad un fascino ritrovato, alla voglia di tornare di nuovo grande in Italia e in Europa, alla decisione convinta di campioni mondiali come Robinho e Ibra che hanno scelto solo il Milan, voluto solo il Milan, la storia conta ancora qualcosa. La Juve, invece, non è riuscita a piazzare il grande colpo: Pazzini o Dzeko, Dzeko o Pazzini, il cerchio non si è chiuso. Sono arrivati tanti giocatori, molti importanti, nessun fuoriclasse vero, ma il miglior acquisto è Gigi Delneri. La rosa è equilibrata, l'allenatore serio e preparato, l'organizzazione di gioco sarà la forza della nuova Juve. Marotta e Paratici hanno fatto quello che potevano con il budget a disposizione, la proprietà però dovrà presto chiarire se è stata una scelta provvisoria e se presto potranno essere spesi di nuovo capitali importanti. Magari per la prossima estate, magari per Cassano. Perchè il vero sogno della Juve che verrà porta a Genova, conduce a Fantantonio.
Ci ha stupito la Roma: perchè prendere Borriello all'ultimo minuto è un capolavoro di tecnica e astuzia, perchè chi sarà il futuro proprietario si troverà una squadra ancora più forte, pronta a lottare per tutto e contro tutti. Mi intriga il Genoa: Preziosi ha fatto l'impossibile, il vero re del mercato è stato lui (Boateng al Milan, una grande idea), adesso toccherà a Gasperini fare quadrare i conti in campo. La Samp, invece, è stata di parola, i campioni sono rimasti, Genova può essere felice: sarà ancora la capitale calcistica delle sorprese. Come il Parma con la ciliegina-Candreva e tanti giovani di spessore (Danilo, vedrete), come la Fiorentina che ha tenuto i big e li ha affidati alla scossa-Mihailovic. Mi è piaciuto anche il Napoli, mi è piaciuto sopratutto l'investimento sul talentino Dumitru: un giocatore così, da far crescere nella provetta dei campioni futuri, il Napoli non l'aveva. E mi ripeterò: Bigon è stato bravo, bravissimo, a cederli quasi tutti quelli in esubero (sono rimasti solo Bucchi e Rulllo), accontentato Mazzarri che voleva una rosa più ristretta e De Laurentiis che risparmierà diversi milioni di ingaggi. Sperando che possa tornare a spendere e investire come una volta, altrimenti sarà difficile competere con le grandi e soprattutto entusiasmare una città ancora scottata dalla cessione di Quagliarella. Ne parleremo ancora. Lo faremo presto. Perchè il mercato è finito. Ma ricomincerà presto. E' stato bello, lo sarà ancora di più. Ne siamo contagiati, lo siete anche voi. E con voi sono in debito: l'ho promesso, presto vi porterò un giorno con me. Appuntamento fissato. Per il prossimo mercato. Il più pazzo del mondo.