DE SISTI, Come vedo la sfida dell'Olimpico
Il confronto dell’Olimpico visto da un grande doppio ex, Picchio De Sisti che in esclusiva ai microfoni di AsRoma24.com, ha rilasciato una lunga intervista. Nessuno meglio di lui può parlare della sfida di domani tra i giallorossi e i viola:
“I motivi dominanti di questa gara sono lì davanti a tutti. La Roma ha avuto un rendimento altalenante durante tutta la stagione. Ha fatto un campionato per cuori forti. Ogni volta che era vicina al traguardo terzo posto, poi è caduta dimostrando di avere qualche problema di troppo. Anche la Fiorentina è passata da un allenatore e l’altro. Ci sono state situazioni poco chiare, cessioni che non ho capito come quelle di Gilardino e Frey e poi la vicenda di Montolivo: sembra sempre che debba partire e poi resta da “sopportato”.Vargas era un grande esterno e se ne parla sempre di meno. E’ una squadra che è stata depotenziata. I viola si legano maledettamente alla forza e all’umore di Jovetic il suo cavallo di razza. Con un calciatore solo non fai una squadra. Tra le due formazioni la Roma è più umorale”.
La squadra di Luis Enrique è Totti dipendente? “Se lei o io lo diciamo all’allenatore spagnolo ci spara. Nessun allenatore, e non lo può fare nemmeno Delio Rossi con Jovetic, può pensare di dipendere dal singolo. È comunque un giocatore eccezionale che regala sprazzi di autentica qualità. Credo sia più De rossi dipendente”.
All’occorrenza il tecnico lo utilizza anche in difesa, lei che ne pensa? “Per ragioni di collocazione in campo credo sia sprecato farlo giocare da difensore ombra. Perdi un centrocampista di razza purissima in questo modo”.
Quale è il difetto più evidente di questa Roma? “Si porta dietro la discontinuità che ne caratterizza l’andamento fuori casa e soprattutto nella fase di non possesso”.
Mostra un gioco troppo spregiudicato? “Dire che Luis Enrique non può proporre il suo gioco nel campionato italiano, è semplicistico. Noi abbiamo una tecnica di base, ma la tattica ci differenzia dalla Spagna”.
Secondo lei Luis Enrique è oltranzista? “Se uno mi dice una cosa a muso duro io che ho fatto l’allenatore posso anche confrontarmi. Io no so se lui sia permaloso, ma avendo a ridosso della squadra gente come Sabatini e Baldini che hanno giocato si può parlare con loro e accettare qualche consiglio. Non è che perché sei allievo di Guardiola significa che sai allenare”.
Da allenatore della Fiorentina ha sfiorato lo scudetto: “Era l’ultima giornata noi andammo a Cagliari e la Juve a Catanzaro tutte e due avevamo 44 punti. Ai bianconeri diedero un rigore che c’era e segnò Brady, ma non glielo diedero contro per fallo di Brio su Borghi. A noi annullarono un gol di Graziani perché l’arbitro disse che era stato commesso fallo sul portiere Gorchi con Bertoni. Saremmo andati allo spareggio e sarebbe stato più regolare. Immagini quale sarebbe stata la mia carriere da allenatore”.