DDV, Presenteremo tra 7 giorni la cittadella viola

30.08.2008 09:54 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Gazzetta dello Sport
DDV, Presenteremo tra 7 giorni la cittadella viola
FirenzeViola.it

«E' divertente vivere accanto a un "presidente tifoso". Volete un esempio? Quando siamo seduti in tribuna io seguo la partita immobile. Mentre Andrea mi tira trentamila calci al minuto. Una volta, in tre anni, accavallando le gambe, mi è capitato di sfiorarlo. Mio fratello si è voltato di scatto e mi ha detto: "Non si può venire allo stadio con te!". Capito? Con questo non fatevi tradire dalle apparenze. Sono l'unico che in inverno va in tribuna senza cappotto perché dentro bollo a mille gradi». Ride Diego Della Valle. La Fiorentina gli è entrata nella pelle. «E se una volta arrivo a sera senza aver parlato di Fiorentina ci pensa mio figlio Filippo a darmi le ultime novità. Ha dieci anni e mezzo e vive con le scarpe da calcio sempre ai piedi. Lo vedo a volte che si attacca ad Andrea per avere notizie esclusive sulla campagna acquisti. Filippo è innamorato di Messi ma conserva gelosamente anche le maglie di tutti i giocatori viola».
Domani è già una domenica da emozioni forti con Fiorentina- Juve.
«Intanto vi anticipo che Cobolli Gigli, un uomo che conosco da trent'anni, sarà al nostro fianco. La Fiorentina adotterà il modello spagnolo. Presidenti seduti accanto durante la partita e a cena insieme al fischio finale. Sarebbe bello se tutto il calcio italiano adottasse questo sistema».
Il modo migliore per svelenire una partita storicamente calda.
«In campo ci deve essere tutto l'agonismo sportivo. Noi vogliamo battere la Juve per i prossimi 3.000 anni. Ma non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di una partita di calcio. Tra qualche anno voglio lo stadio di Firenze senza reti o vetrate. I nostri tifosi meritano di veder realizzato questo progetto ».
E la Fiorentina merita di stare tra le grandi del calcio.
«Per questo in estate abbiamo deciso di investire cinquanta milioni di euro. Una scelta ponderata. Mio fratello Andrea e Corvino hanno preferito accelerare i tempi del nostro progetto sommando subito il budget di due anni. Con questo passaggio si è chiusa la prima fase del nostro programma».
E ora?
«Tra 7-8 giorni presenteremo la nostra nuova sfida. La cittadella viola dovrà comprendere il nuovo stadio e attività di intrattenimento, culturali, commerciali. I soldi che arriveranno faranno crescere la Fiorentina, che dovrà dipendere sempre meno dalla famiglia Della Valle e per alcune iniziative nel campo sociale con un occhio particolare ai giovani».
Un progetto che avrà bisogno del sostegno delle istituzioni.
«La famiglia Della Valle ha fatto la sua parte. E anche i tifosi ci sono sempre stati vicini.

Ora tocca alle istituzioni muoversi. Vedremo se vogliono bene alla Fiorentina. La cittadella è l'unica strada per garantire alla squadra gli investimenti per lottare per lo scudetto. Noi non abbiamo i diritti televisivi delle grandi e non abbiamo un bacino d'utenza che permetta di sviluppare un azionariato popolare tipo Barcellona o Real Madrid. Ma il nostro progetto avvicinerà comunque la Fiorentina ai fiorentini».
La Rai si è accordata per trasmettere le partite in chiaro.
«Giusto così. Avevamo il dovere di mettere i tifosi nelle condizioni di vedere le partite. Non si può giocare con l'amore e le aspettative della gente. Così come bisogna inviare messaggi positivi ai giovani. La scelta di stringere la mano agli avversari a fine partita, indipendentemente dal risultato, va in questa direzione».
Il calcio di oggi vede società offrire più di cento milioni per Cristiano Ronaldo o Kakà.
«Sono cifre che non approvo. Ci sono migliaia di persone che guadagnano poco più di mille euro al mese. Offrire cento milioni per un calciatore non ha senso. Condivido la posizione di Platini. Se decidessi io imporrei a tutti i club dei tetti massimi di spesa. Credete che qualcuno di questi campioni smetterebbe di giocare se guadagnasse un po' meno? In più c'è il rischio che un signore di un piccolo paese russo improvvisamente arricchitosi destabilizzi il mercato offrendo per l'acquisto dei giocatori cifre spropositate. Bisogna tornare con i piedi per terra».
La famiglia Della Valle ha anche preteso il rispetto dei contratti: è successo con Toni e con Mutu.
«Per noi questo è normale. Nel nostro mondo una stretta di mano si rispetta fino alla morte. Per quale motivo non dovrebbero essere rispettati i contratti milionari del calcio? Molti altri presidenti condividono questa nostra linea».
Prandelli è diventato il simbolo della squadra.
«Fu Corvino a perorare l'ingaggio di Prandelli. E, a dire il vero, non dovette faticare molto. Prandelli mi piace perché è una persona che ha sempre grandi motivazioni».
Il tecnico viola vede una Fiorentina in grado di lottare per la zona Champions e di fare bella figura in Europa.
«Sono i nostri obiettivi».
Nel campionato italiano sta crescendo il numero delle squadre da alta classifica.
«Mi piace vedere che qualche club storico sta risalendo velocemente. Un esempio: l'ottimo lavoro di De Laurentiis a Napoli. L'equilibrio è importante anche se ancora c'è troppa differenza nella distribuzione dei diritti televisivi. Spero in una crescita delle società del Sud. Sarebbe un bene per il nostro Paese ».