COSMI, Fiorentina tra le più belle sorprese
L’Inter con la vittoria sull’Atalanta credo abbia fatto un bel passo avanti per la vittoria del campionato. Non è un passo decisivo ma importante, perché i neroazzurri giocavano fuori casa in una partita difficile. Ma è sempre più chiaro che la Roma non può fare passi falsi in questo finale di campionato, perché i cinque punti da recuperare non sono comunque pochi. La Roma dal canto suo non deve rinunciare al ritorno di Champions League, tanto è vero che secondo me i giallorossi non hanno ancora rinunciato a lottare per superare il Manchester, e solo dopo questa partita la squadra di Spalletti potrà concentrarsi sul solo campionato.
MILAN, NON SEI CATTIVO
La stagione del Milan, a meno che i rossoneri non abbiano puntato solo sulla Coppa Intercontinentale, è stata al di sotto delle aspettative. Non riesco a spiegarmi le cause di ciò, oltre alle condizioni fisiche di qualche giocatore, ma guardando dall’esterno direi che alcuni giocatori non avevano la giusta cattiveria agonistica e il carattere necessario per quelle che sono le reali aspettative dei rossoneri.
BORRIELLO, FUTURO AZZURRO
In questo campionato si sono viste comunque delle belle sorprese. Udinese, Sampdoria, la Fiorentina di Prandelli e il Genoa di Borriello, e in parte anche l’Atalanta, si sono confermate realtà di valore e interessantissime, offrendo buoni valori tecnici e tanti elementi di rilievo. Borriello in particolare se si confermerà a questi livelli sarà un grande protagonista in futuro in Serie A e in Nazionale.
PERUGIA SEMPRE NEL CUORE
L’esperienza più bella della mia carriera è stata senza dubbio quella di Perugia, è stata la mia stagione più esaltante, più pura. Mi sembra sia passata un’infinità di tempo, ma in quelle stagioni c’erano sei o sette squadre che lottavano per vincere il campionato. All’epoca Lazio, Fiorentina e Parma lottavano per lo Scudetto, oggi invece il Milan rischia il quinto posto. C’erano valori tecnici migliori, e l’essere riuscito al mio esordio in A a salvarmi in anticipo in quel campionato è stato un successo straordinario, specie se penso che gente che ho allenato come Materazzi e Grosso sono stati fra i maggiori protagonisti della nostra vittoria Mondiale. Marco, soprattutto, può essere orgoglioso della sua carriera, sono felice se gli ho dato una mano a realizzarsi, anche se l’ho allenato solo un anno. Ma di grandi giocatori a Perugia in quegli anni ce ne sono stati tanti, come Liverani, Blasi, Baiocco, Vryzas, Tedesco, Pieri, Miccoli, Di Loreto, tutta gente che ha giocato ad alti livelli o ancora gioca in Serie A. Un po’ questa esperienza la sto ripetendo al Brescia, giocatori come Hamsik, Santacroce, Mannini, che sono già in A, o Viviano o Zambelli che lo saranno il prossimo anno, mi fanno pensare che tutto sommato porto fortuna per la valorizzazione dei giovani talenti. Santacroce deve maturare un po’ caratterialmente, mentre Hamsik è già fortissimo, tecnicamente e come personalità.