CORVINO, Montella non ha esaltato Gomez. Babacar...
Pantaleo Corvino ha parlato ai microfoni di Radio Blu della nuova Fiorentina di Paulo Sousa, ripercorrendo anche la sua avventura in riva all'Arno: “Gomez? Tanti fattori incidono sulla non riuscita di un calciatore in una squadra. Quando non vanno bene si dice che la colpa è sempre di chi lo ha comprato, ma questo è un discorso troppo superficiale. Un giocatore di quel valore non abbiamo mai potuto farlo nei sette anni in cui c’ero io. Gomez arrivava con un pedigree straordinario e importante. Può essere anche che il tipo di gioco utilizzato non abbia esaltato le sue caratteristiche, ma ha sicuramente esaltato altri giocatori, tanto che la Fiorentina è arrivata quarta per tre anni di seguito. Babacar? Come lo conosco io, lo conoscete anche voi. E’ il figlio di un settore giovanile e di una società che lo ha fatto proprio e lui è legato a Firenze. Ho sempre creduto nelle potenzialità di questo ragazzo e queste potenzialità si sono trasformate in qualità conclamate. E’ stato un po’ soffocato da altri attaccanti.
Quest’anno potrebbe avere l’occasione della carriera. Lui e Rossi sono un’accoppiata perfetta. Diakhate-Raiola? Un giocatore importante come Diakhate è normale che sia stato avvicinato da un procuratore come Raiola. Questi ragazzi sono figli di un settore giovanile che è molto complesso da portare avanti. Alla Fiorentina ci sono persone giuste che stanno portando avanti questo processo di crescita che ha dato tanti frutti e tanti successi in questi anni. Il suo addio a Firenze? Praticamente io me ne sono andato dopo le vittorie contro Udinese e Siena e non dopo la sconfitta contro la Juventus, come qualcuno, sbagliando, dice. E’ successo quando mia madre è entrata in coma prima di spegnersi e io ho dovuto starle vicino. Però credo che, dopo sette anni, e che anni, trascorsi a Firenze, pensavo di poter andar via almeno con l’onore delle armi".