CORR. FIORENTINO, Miha testimonia su Masi
«Chi mi conosce lo sa: non ho mai accettato pressioni per schierare in campo questo o quel calciatore. Non la spuntò nemmeno il presidente del Milan, Silvio Berlusconi». Parola di Sinisa Mihajlovic, nel 2010 allenatore della Fiorentina, poi del Milan e ora del Torino che proprio domenica ha battuto i viola. Ieri il tecnico serbo ha testimoniato al processo per diffamazione in cui è imputato il padre dell’ex giocatore viola Federico Masi che, in una trasmissione radiofonica, accusò l’allora direttore sportivo Pantaleo Corvino di suggerire a Sinisa Mihajlovic di far giocare i giovani Piccini e Camporese invece del figlio.
Il tecnico serbo, arrivato in ritardo in aula, per venti minuti ha risposto alle domande di avvocati, pm e del giudice Liliana Anselmo. L’avvio dell’udienza è segnato da un botta e risposta tra Mihajlovic e il giudice: «Presidente forse lei non ha alcun interesse per il calcio». Ma la replica del presidente non si è lasciata attendere: «Si sbaglia sono un’appassionata tifosa dell’Inter. D’altra parte nessuno è perfetto». Poi l’allenatore ha spiegato come alla vigilia di ogni incontro convocasse i giocatori che riteneva più idonei sotto il profilo tecnico. «Federico Masi giocava nella Primavera della Fiorentina, ma secondo me, non poteva ambire a stare nella prima squadra. È stata una scelta tecnica, non c’è mai stato niente di personale». La sentenza è attesa per il prossimo 7 novembre.
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