COPPA UEFA, , Fiorentina troppo superiore

09.11.2007 09:01 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Tuttosport

Sei anni dopo l’ultima volta la Fiorentina torna a vincere in Europa: ci era riuscita anche con il Groningen un mese e mezzo fa ma solo ai rigori. Stavolta, contro il modesto e burroso Elfsborg (che pure l’anno scorso ha vinto il titolo di Svezia) nella seconda gara della fase a gironi della Coppa Uefa, è addirittura goleada: 6-1. Non c’è stata partita. Troppo forte, troppo superiore la squadra viola che continua a vivere magicamente la sua stagione: con questo successo porta a 15 la striscia di risultati positivi fra campionato e eurocoppe, addirittura a 21 se si considerano le gare dello scorso campionato. Numeri da record. Che si sommano ad un’imbattibilità che resiste nonostante l’infittirsi degli impegni e il turnover del saggio Prandelli: ieri ha cambiato sette titolari rispetto alla gara vinta sabato con la Lazio. Eppure la Fiorentina non ne ha risentito. Anzi. E così da Jorgensen (doppietta) a Vieri di nuovo a segno (5° sigillo stagionale, secondo di fila in Uefa), da Donadel (il migliore) a Kroldrup fino al debuttante Di Carmine capitano della Primavera viola hanno segnato tutti.Con gli assist di Osvaldo che oggi sarà chiamato dal ct dell’Under 21 Casiraghi e soprattutto di Semioli che ne ha firmati ben quattro. Se non è primato poco ci manca. La Fiorentina arriva a questa sfida, la sesta in 18 giorni, senza Mutu, Montolivo, Santana e Gamberini. Prandelli rilancia Vieri, Semioli, Ujfalusi e Jorgensen, conferma Osvaldo e fa esordire dal 1’ Vanden Borre.

L’Elfsborg (che all’esordio nella fase a gironi ha pareggiato in casa con l’Aek Atene) si presenta con la formazione annunciata: in mattinata tutti a visitare Firenze poi la sera in campo guidati da Haglund, l’allenatore coetaneo di Vieri. Per gli svedesi è un inizio-choc, appena 5’ e si trovano già sotto di due reti: la Fiorentina è travolgente, un’azione orchestrata da Osvaldo e Semioli ispira Jorgensen (spettacolare sinistro al volo) e 45 secondi dopo un assist dell’argentino arma il micidiale sinistro di Vieri, sempre al volo. Il Franchi è in delirio, l’Elfsborg raggelato e di lì a poco perderà l’attaccante Keene, uscito in barella tramortito da due pallonate a volto e alla testa. I viola danno spettacolo ma sfiorano solo il terzo gol (con Vieri), gli svedesi sono modesti ma non domi e poco prima dell’intervallo, complice un’ingenuità di Balzaretti, trovano il gol con Ishizki. Ma è un gol-illusione. Perché nella ripresa la Fiorentina decide di fare di un sol boccone l’avversario. E’ una sorta di tiro al bersaglio che non trova resistenza: al 17’ Donadel fa centro da 25 metri, tre minuti dopo Kroldrup di testa concretizza la punizione di Semioli, al 33’ Jorgensen fa doppietta su assist dell’ex del Chievo e infine c’è gloria pure per Di Carmine, appena entrato al posto di Vieri, che mette il suo timbro su questo successo dal sapore tennistico e trionfale per Prandelli. «Portaci in Champions League» urlano gli ultrà viola. Queste sono state le prove generali. Ma Prandelli predica saggezza: «Giusto che i tifosi sognino, loro posso farlo, noi dobbiamo restare con i piedi per terra. Ma ci restiamo ovviamente felicissimi dopo questa prova di forza».