COPPA ITALIA, Trionfa la Roma (video)
La Roma vince la nona Coppa Italia della sua storia e raggiunge la Juventus in testa come numero di trionfi nella coppa nazionale. Spalletti lascia fuori, un po'a sorpresa, Mancini (per lui neanche un minuto stasera) e Panucci, al loro posto Giuly e Cassetti, per il resto lo schieramento è quello annunciato con Doni in porta, Mexes e Juan centrali e Tonetto sulla sinistra, a centrocampo De Rossi e Pizarro con Giuly, Aquilani e Perrotta dietro l'unica punta Vucinic. L'Inter lascia fuori Crespo, autentica bestia nera per la Roma e davanti si affida a Balotelli e all'impalpabile Suazo, a centrocampo Vieira, Stankovic, Zanetti e Cesar, in difesa Burdisso e Chivu centrali, Maxwell e Maicon esterni. Nel primo tempo la Roma ha un'altra marcia e l'Inter punge di rimessa, nella ripresa Mancini trova la svolta inserendo Pelè al posto di uno spento Stankovic ma Spalletti rinforza il centrocampo con Brighi e si assicura più copertura con Cicinho. La rete del portoghese, che accorcia le distanze, non basta all'Inter, incapace di produrre altri pericoli alla porta di Doni eccezion fatta per un palo su colpo di testa in avvitamento di Burdisso. Neanche gli immotivati sei minuti di recupero concessi da Morganti producono ulteriori sussulti, la Roma si aggiudicamente meritatamente il trofeo e chiude la stagione così come l'aveva aperta: alzando una coppa.
DONI 7: Non può davvero nulla quando il portoghese Pelè pesca il jolly da trenta metri con una sassata all'incrocio. Nel primo tempo è sempre sicuro anche se le conclusioni dell'Inter raramente sono pericolose, nella ripresa dà grande sicurezza al reparto senza mai sbagliare le prese alte e chiudendo in scivolata nel finale su un pericoloso contropiede.
CASSETTI 6,5: Soffre Maxwell nel primo tempo, tant'è che le occasioni migliori per l'Inter nascono dalla sua fascia, nella ripresa si riprende alla grande e nel finale trova lo spunto per una bella azione personale
JUAN 7: Maestoso nell'anticipo che cerca continuamente, a volte anche molto fuori dall'area di rigore. Suazo e Balotelli si rendono pericolosi con il contagocce e gran parte del merito è del brasiliano, degno erede dell'indimenticato Aldair, stasera in tribuna a godersi la grande prestazione del connazionale
MEXES 7,5: Nel primo tempo soffre molto rispetto al compagno di reparto, è spesso nervoso e troppo falloso. Poi però trova un gol da attaccante puro con una girata al volo di destro su corner corto e ritrova serenità e grande prestazione. Nella ripresa non sbanda mai, neanche quando l'Inter prova a schiacciare la Roma in area.
TONETTO 7: Sulla sua fascia l'Inter non riesce quasi mai a spingere, argina Maicon e si propone con frequenza togliendo ai nerazzurri il controllo della fascia sinistra. Non soffre troppo neanche nel secondo tempo, anche perché l'Inter cerca di passare soprattutto per vie centrali.
DE ROSSI 6,5: Si vede meno rispetto al solito, però il suo lavoro davanti alla difesa è come sempre importantissimo. Limitato nelle sortite offensive perché Vieira e Stankovic sono due brutte gatte da pelare ma il centrocampista giallorosso dimostra una condizione atletica invidiabile per essere la fine di maggio
PIZARRO 7: Fisicamente non c'è partita, regala dieci centimetri anche al giocatore più basso dell'Inter, però quando c'è da tenere palla i nerazzurri non lo prendono mai. Non spreca un pallone che sia uno e dispensa una quantità infinita di passaggi. Negli ultimi minuti è oggetto di una mezza caccia all'uomo e prende una discreta dose di calci, anche a palla lontana, non sempre sanzionati a dovere da Morganti.
GIULY 6: Leggermente sottotono, paga, molto più che Pizarro, il gap fisico con gli interisti e tende spesso ad estraniarsi dal gioco, saltando raramente l'avversario diretto. Nel secondo tempo prova a dare appoggio a Vucinic in avanti ma viene sostituito da Cicinho che garantisce qualcosa in più in fase difensiva.
AQUILANI 7,5: Sarà stata la presenza di Donadoni in tribuna vip e l'incertezza sulla convocazione definitiva per Euro2008, fatto sta che stasera ha veramente mangiato l'erba, correndo per novanta minuti, chiudendo in fase difensiva, rendendosi pericoloso davanti, scambiando la posizione con Perrotta. Se c'erano dei dubbi sulle sue condizioni, la finale di stasera li ha definitivamente fugati.
PERROTTA 8: Il migliore in campo, autentica spina nel fianco per la difesa dell'Inter che fa una fatica tremenda a contenere i suoi inserimenti. Entra in tutte le occasioni pericolose create dalla squadra di Spalletti e corona una prestazione maiuscola appoggiando in rete un assist al bacio di Vucinic che lo imbecca libero al centro dell'area di rigore. Solo i crampi riescono a fermarlo, viene sostituito da Brighi nel quarto d'ora finale
VUCINIC 7,5: Corre come un cavallo, mai una pausa, mai un attimo per rifiatare. Si sacrifica chiudendo in difesa e due minuti dopo lo vedi lì davanti che va a pressare Toldo con la freschezza di un giocatore che scende in campo per l'esordio stagionale. Meriterebbe il gol, lo sfiora con un colpo di testa beffardo subito dopo il gol di Pelè, lo regala a Perrotta consegnandogli il pallone con un pregevole pallonetto sull'uscita di Toldo.
CICINHO 6: Non si vede molto spesso perché la Roma arretra il baricentro quando lui entra in campo. Soffre e lotta con generosità.
BRIGHI 6,5: Copre diligentemente la zona nevralgica del campo, ha anche modo di rendersi pericoloso fallendo un aggancio in area che lo avrebbe liberato davanti a Toldo. Ancora una volta si dimostra un ottimo rincalzo quando c'è da tirare il fiato.
PANUCCI s.v.: Entra nel corso del primo minuto di recupero, in risposta all'ingresso di Crespo. Non succede nulla nei successivi cinque minuti, partecipa anche lui alla passerella finale.