COMOTTO, Non ho firmato con la Fiorentina
Ecco il testo della smentita chiesta da Comotto dopo l'intervista pubblicata da La Stampa che abbiamo riportato ieri sera.
Pregiatissimo Direttore, sul quotidiano da Lei diretto, nell’edizione del 23 aprile 2008, è stato pubblicato a pg. 51 un articolo dal titolo “Comotto: ‘Per i viola farò guerra al Toro’ ” a firma Luca Fallica e Gianluca Oddenino.
Leggendone il contenuto mi vengono attribuiti comportamenti di sconcertante gravità. A mero esempio riporto una frase del citato articolo: “I bersagli sono sempre il Toro, i compagni di squadra (sempre più ex) e anche il presidente granata (apostrofato anche con un insulto) che non lo vuole liberare…”.
Con grande stupore, ho letto questa mattina sul Suo quotidiano una mia intervista, nella quale addirittura si è ricorso al “virgolettato”.
Preliminarmente, tengo a precisare che non ho mai rilasciato l’intervista riportata.
Peraltro, i comportamenti a me attribuiti nel citato articolo sono assolutamente privi di fondamento, di veridicità, nonché lontani anni luce dal mio modo di essere e di concepire la vita e la professione.
Mi viene attribuito, al contrario, un atteggiamento offensivo della mia dignità di uomo e di professionista. Sono sempre stato abituato a dare risposte sul campo, nel sudore delle prestazioni, ad ogni scenario extra calcistico, senza venir mai meno agli obblighi morali assunti.
Nego fermamente, peraltro, di aver già firmato con la Fiorentina, un accordo per le prossime stagioni. Quanto affermato nell’articolo è falso e destituito di ogni fondamento.
Non accetto, pertanto, questa incredibile strumentalizzazione che mi vede oggetto passivo di una trama a tinte fosche in spregio alle regole più elementari di comportamento.
E tanto, evidentemente, sta facendo passare in secondo piano anche il mio “stop” non certo determinato da tatticismi o calcoli di convenienza, bensì da un infortunio, patito sul campo, che non mi sta consentendo, purtroppo, di lottare la domenica al fianco dei miei compagni di squadra. Insomma, un Comotto furioso, che non si da pace per le frasi riportate ieri da La Stampa