COBOLLI GIGLI, Ritiro una cavolata. Juve-Fiorentina...
Nel giorno di Juventus-Fiorentina, l'ex presidente dei bianconeri Giovanni Cobolli Gigli ha parlato ai microfoni di Radio Blu. Ecco alcune battute: "Per la Juventus questa sera non ci dovrà essere l'assillo di vincere lo scudetto, dovrà pensare solo a vincere questa partita importante. Vincere darebbe molta carica alla squadra bianconera, permetterebbe di affrontare la Samp con più tranquillità e giocare con più calma col Real in Champions. Anche la Fiorentina, credo, sarà particolarmente agguerrita dopo i 3 ko consecutivi, l'allenatore sarà motivato al punto giusto. Il 3-0 della Juve al Franchi in Coppa Italia? Non credevo che la Juventus potesse vincere così a Firenze, forse la Fiorentina ha sottovalutato l'impegno. Adesso, rispetto a qualche settimana fa, sono i viola che devono recuperare, francamente non so dire come finirà. L'importante è che la difesa bianconera tenga, cosa che non ha fatto col Torino. Montella? Non pensavo che il giocatore Montella diventasse un allenatore maturo e posato in questo modo. Anche Allegri ha dimostrato equilibrio e intelligenza, sfruttando al meglio le caratteristiche dei propri giocatori che comunque venivano da 3 anni pieni di vittorie. Questione ritiro? Montella è una persona di valore, a volte si creano nelle società dei momenti di rottura tra dirigenza e allenatori.
Forse è finito un ciclo, per quanto riguarda gli stimoli. Credo che dopo un po' un allenatore debba cambiare panchina, per ricercare nuovi stimoli. Può essere così anche per Montella il prossimo anno. Per me il ritiro forzato è una grande cavolata, ci sono tanti altri modi. C'è il rischio che si rendano i giocatori ancora più indolenti. Al Napoli è servito? Spesso queste scelte avvengono in società dove ci sono più che altro presidenti-padroni rispetto a presidenti-dirigenti. Il Siviglia? La Fiorentina mi sta molto simpatica, così come Firenze. Conosco poco gli spagnoli ma faccio sicuramente il tifo per i viola. Mi auguro però che anche stasera viola pensino di più agli spagnoli...".