CHIESA, Pellè? Non deve chiedere scusa dopo ma...
Hanno fatto discutere molto i due rigori sbagliati da Pellè e Zaza che sono costati l'eliminazione dell'Italia dall'Europeo. Tuttomercatoweb ha chiesto la sua opinione a un ex attaccante specialista dal dischetto della Fiorentina e della Nazionale, Enrico Chiesa, che dice: "Abbiamo avuto due possibilità per chiudere la partita ai rigori e non ce l'abbiamo fatta. Anche la Germania ne ha falliti tre: la gara è stata molto tesa, c'era tanta adrenalina e la tensione ti gioca a volte brutti scherzi. I tedeschi alla fine hanno solo avuto un pizzico di fortuna in più visto che il tiro decisivo è passato sotto il braccio di Buffon. Zaza? Chi batte il rigore non deve guardare il portiere. Deve isolarsi. Più pensi, più ti distrai. Il rigore è concentrazione massimale.
Quando calciavo un rigore, e ne ho battuti 28 in A sbagliandone cinque, mi isolavo da tutti. C'era chi mi diceva dove si sarebbe tuffato il portiere ma io non ascoltavo nessuno perché il rigore è isolamento. La sua preparazione del rigore? Non discuto le scelte dei giocatori, si possono battere in tanti modi, interrompendo la corsa oppure come faceva qualcuno partendo con le spalle alla porta. La scelta di Pellè di 'sfidare' Neuer? Un giocatore per condizionare un portiere può anche fargli le pernacchie. Io non lo farei, ma non discuto le scelte. Certo, un giocatore così facendo si prende le sue responsabilità. E in ogni caso se poi fa lo scavetto o sbaglia, non può chiedere scusa: il rigore si tira e si può sbagliare".