CHAMPIONS, La Lazio batte il Werder
Quattro sconfitte consecutive, tre gionate di squalifica in campionato a Mutarelli, Pandev a casa per un problema ai flessori della coscia destra. Si presenta così alla quarta giornata del girone di Champions League la Lazio di Delio Rossi, ferita nell’orgoglio e nell’organico. Come se non bastasse, a gettare benzina a cento ottani sul fuoco ci pensa il portavoce dei germanici Klaus Allofs, sorprendentemente preoccupato dai sostenitori laziali al punto da ingaggiare dei bodyguards a sostegno della propria tifoseria organizzata.
Le uniche note liete per il popolo biancoceleste riguardano il recupero di Valon Behrami e il rinnovo contrattuale del gioiellino Lorenzo De Silvestri che ha prolungato fino al 2010 il suo impegno per i colori con i quali è cresciuto. Pochi dubbi di formazione per il tecnico romagnolo alle prese con la consueta emergenza, Makinwa sostituisce Pandev e Meghni vince il ballottaggio con Manfredini per il posto dello stirato Mauri. Nelle fila dei tedeschi da registrare le pesanti defezioni di Torsten Frings e Boubacar Sanogo, rimpiazzati rispettivamente da capitan Baumann e Marcus Rosenberg. Arbitra il croato Bebek.
Calcio d’inizio affidato alla Lazio. Al primo minuto l’accelerazione di Makinwa si chiude con un destro ampiamente a lato. Al 5’, Zauri sradica palla e serve in profondità Rocchi che non vede Makinwa tutto solo e calcia a lato. All' 8’ minuto si vede il Werder ina vanti con un bel cross dalla trequarti di Fritz che pesca Almeida, il portoghese non centra la porta di testa. Ma è una Lazio straripante. 11': Ledesma pennella un lancio di 40 metri che trova Stendardo in area, stacco del difensore napoletano che incorna clamorosamente centrale. Al 13’ comincia lo show di Mourad Meghni che serve Rocchi, immediato l’assist del bomber per Zauri velocissimo sulla sinistra, tiro angolato, bravo Wiese in corner.
Quattro minuti più tardi lo stesso capitano biancoceleste è costretto a lasciare il campo a De Silvestri causa probabile contrattura. Al 20’ Makinwa vola sulla destra, cincischia, serve Meghni al centro che di prima spara abbondantemente sopra la traversa. Due minuti più tardi, magia di Meghni che disegna un lancio millimetrico per Makinwa che tutto solo in area centra in pieno petto Wiese. Al 31’ si fa male Baumann in uno scontro con Ledesma (possibile rottura del setto nasale), lo sostituisce Jensen. La partita rallenta, ci vuole un altro lancio di Meghni per Rocchi che ruba metri a Mertesacker in velocità, con esperienza il difensore mette in corner. Al 40’ corner sul primo palo di Ledesma per Rocchi che anticipa tutti ma la sua deviazione acrobatica colpisce ancora un fortunatissimo Wiese. In chiusura di tempo viene ammonito Stedardo. Incredibile ma vero, la prima frazione si chiude sullo 0-0.
Si apre il secondo tempo con al 4’ la girata fuori di poco di Diego assistito da Borowski. Al 7’ammoniti De Silvestri e Cribari nell’ambito di un calcio di punizione senza esito per il Werder. All' 11’ palla filtrante in area di Ledesma per Meghni che viene travolto da Naldo sulla corsa. Rigore! Rocchi contro Wiese calcia male, il portiere intercetta ma il bomber veneziano ci crede e in scivolata mette dentro. 1-0 Lazio!
Il Werder prova a reagire al 16’ con la punizione di Almeida altissima. Due minuti più tardi Fritz raccoglie una corta respinta della difesa ma calcia sporco senza creare pericoli. Ancora Werder al 20’ con l’ennesimo calcio piazzato, Naldo spara un destro siderale, Ballotta vola e respinge fuori area. Ma al 24’ è ancora il turno di Meghni, numero impressionante tra tre avversari e lancio col contagiri per Rocchi che brucia Naldo e con un tocco morbido supera Wiese in uscita. 2-0, Olimpico in festa!
Cinque minuti più tardi standing ovation per Meghni sostituito da Manfredini, fuori Fritz per Harnik nel Werder. Al 35’ ci prova Rosenberg con una girata fiacca e al 39’ Almeida prova a beffare un attento Ballotta con un sinistro dalla distanza. Al 41’ vengono premiati gli sforzi dei tedeschi. Cribari, ingenuo, trattiene Mertesacker in area e regala rigore e superiorità numerica agli avversari guadagnando la seconda ammonizione. Prima della battuta Diego bisticcia con alcuno difensori biancocelesti e viene ammonito. Dal dischetto però il brasiliano non sbaglia. 2-1.
Bebek concede cinque minuti di recupero. Da segnalare solo l’espulsione per somma di ammonizioni comminata a Diego ad un minuto dalla fine. La squadra di Rossi resiste ai disperati assalti avversari fino al quinto minuto di recupero e mette in cascina tre punti fondamentali per il passaggio del turno.
IL TABELLINO
Lazio – Werder Brema 2-1 (primo tempo 0-0)
Reti: 56’ e 69’ Rocchi, 87’ Diego (rig.)
LAZIO (4-3-1-2): Ballotta 6.5; Behrami 6.5, Cribari 5, Stendardo 6.5, Zauri s.v. (17’ De Silvestri 7); Mudingayi 6.5, Ledesma 6.5, Mutarelli 6; Meghni 8 (74’ Manfredini 6); Rocchi 7.5, Makinwa 5.5 (87’ Scaloni s.v.) All. Rossi 7
A disposizione: Muslera, Kolarov, Firmani, Baronio, Tare
WERDER BREMA (4-3-1-2): Wiese 6.5; Fritz 5 (75’ Harnik 6), Mertesacker 6.5, Naldo 4, Pasanen 5; Andreasen 5, Baumann 6 (31’ Jensen 5.5), Borowski 6.5; Diego 7; Almeida 5.5, Rosenberg 4.5 All. Schaaf 5 A disposizione: Wander, Vranjes, Tosic, Carlos Alberto, Schindler
ARBITRO: Bebek (Cro) 6
AMMONITI: 46’ Stendardo, 52’ De Silvestri, 69’ Rocchi, 90’ Andreasen
ESPULSI: 86’ Cribari, 94’ Diego entrambi per doppia ammonizione
NOTE: spettatori 35 mila circa