CHAMPIONS, Inter: Barca e Manchester da evitare

19.03.2010 08:28 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Telelombardia - qsvs.it
CHAMPIONS, Inter: Barca e Manchester da evitare
FirenzeViola.it
© foto di Francesco Cherchi

Astenersi Barcellona e Manchester, le altre vanno più o meno bene. Domani a Nyon ci sarà il sorteggio per i quarti di finale di Champions e tutti i tifosi nerazzuri sono già in trepidazione. Lo squadrone di Pep Guardiola è l'avversario peggiore, non solo per la scoppola rimediata dalla squadra di Mourinho nel girone eliminatorio, ma soprattutto per la forza complessiva della compagine catalana con i vari Messi, Xavi Iniesta e anche Ibrahimovic, malgrado il suo apporto sinora sia stato al di sotto delle aspettative. Il Manchester è l'altra squadra da evitare, il 4 a 0 subito dal Milan all'Old Trafford è l'esempio di come Ferguson sappia preparare al meglio una sfida importante di Champions con un Rooney che finora ha realizzato 31 gol in 34 partite totali.
Il Bayern di Monaco è l'avversario più ostico tra le altre possibili avversarie, nonostante avrebbe potuto benissimo lasciae il posto ad una splendida Fiorentina. Il Gol di Robben a Firenze è la fotografia di come un singolo può decidere una partita. E i tedeschi hanno anche un certo Ribery in grado di fare la differenza.

Laurent Blanc è il quarto incomodo e il suo gioco brillante e veloce pare stia convincendo seriamente anche il presidente dell'Inter Massimo Moratti per il dopo Mourinho. Gourcuff è quel quid in più per una squadra tosta e concreta. La Juve ne sa qualcosa. Incontrare l'Arsenal sarebbe una rivincita dopo l'1-5 del 25 novembre 2003, una sconfitta che compromise il cammino dell'Inter in Champions. Non c'è più in casa Gunners quel Thierry Henry, ma Arsene Wenger riesce a tirare fuori spesso il meglio dai suoi terribili ragazzini tanto è vero che in Premier ha raggiunto il Chelsea al secondo posto, seppur con una gara in più.
Le altre compagini sarebbero accolte con soddisfazione in casa Inter, con il Cska Mosca ovviamente preferita da tutto l'ambiente nerazzurro, ma anche Lione e Arsenal Fermo restando che l'ultima volta che un dirigente esultò per un sorteggio sulla carta fortunato, prese poi una lezione che brucia ancora oggi.