CERCI, Nazionale difficile per il modulo
Adesso Cerci aspetta una chiamata da Prandelli. E il ct ci sta pensando. Anche se trovare posto all'esterno viola non è facile. Anzi, è decisamente difficile. A meno che Prandelli non cambi l'Italia. Oppure cambi Cerci. La questione è semplice, Cerci è un'ala e sa fare solo quello, ma l'assetto tattico della Nazionale non prevede giocatori con quelle caratteristiche. Quindi per inserire Cerci Prandelli dovrebbe cambiare modulo. Vedremo. Intanto il ct ha detto: "Cerci sta facendo bene ma deve trovare continuità". Quindi se ne riparla fra un po'.
Del resto Mihajlovic ha lo stesso problema. Quando in estate pensava di giocare con il trequartista (il 4-3-1-2, lo stesso modulo della Nazionale) Cerci era stato messo sul mercato. Inevitabile. Se giochi con il rombo a centrocampo un'ala non ti serve. E Cerci è un'ala, di quelle vecchia maniera. "Mi assomiglia" ha detto Bruno Conti. E, in effetti, il calcio è lo stesso. Per cui farsi spazio in azzurro non sarà facile per questo ragazzo tutto corsa e voglia di sfondare, un po' difficile da gestire, allergico alle regole e agli schemi. Contro il Parma si è infuriato per la sostituzione e se l'è presa con Mihajlovic (è stato multato), mesi prima aveva parcheggiato in divieto di sosta e si era arrabbiato con un vigile.
Però in campo, se sta bene, è uno che può fare la differenza. "In Italia ce ne sono pochi che sanno saltare l'uomo come lui" dice sempre Mihajlovic. E ha ragione. A patto, però, che stia bene fisicamente altrimenti è un giocatore perso. È per questo che la sua prima stagione alla Fiorentina non è stata un granché. Il tecnico lo ha messo dentro nelle prime partite, poi lo ha parcheggiato a lungo in panchina prima di ritirarlo fuori verso la fine del campionato.
Quest'anno è andata diversamente. Dopo un'estate in bilico tra Firenze e il Manchester City (Mancini lo voleva ma l'offerta è stata troppo bassa), è rimasto convinto di sfondare. Due gli obiettivi, l'Europa e la Nazionale. Le prime partite sono state incoraggianti. A Napoli ha giocato addirittura un primo tempo strepitoso, per poi calare un po' nella ripresa. Ma in questo momento è un giocatore fondamentale per la Fiorentina. Anche da un punto di vista economico. La società viola lo ha pagato quattro milioni, in questo momento vale il doppio. Cerci corre, dribbla e fa gol. Lì a destra fa quello che vuole e per gli avversari stargli dietro non è semplice. Un unico difetto, difende poco, ma con Cassani alle spalle può stare tranquillo e fare il suo gioco. E oggi sono tutti più o meno convinti che sia un giocatore da Nazionale. Ma trovargli un posto non sarà facile.