CASTELROTTO, Prandelli riparte dal 4-3-3
E’ fatta la formazione viola che affronterà la prima amichevole stagionale. Prandelli ha sciolto le riserve sull’undici titolare e al termine dell'allenamento di ieri ha snocciolato il 4-3-3 che affronterà i dilettanti di seconda categoria dello Shlern Sciliar (fischio d'inizio ore 17,30, biglietti a 8 euro, ridotti under 16 a 5 euro). La Fiorentina ricomincerà dal modulo che l'ha confermata quarta forza del campionato, con una difesa a quattro formata da Da Costa, schierato a destra, Kroldrup e Mazuch coppia centrale e Pasqual sulla sinistra. I tre mediani di centrocampo saranno Donadel, Gobbi e Kuzmanovic, mentre il trio offensivo sarà composto da Santana a destra, Osvaldo,a sinistra e Pazzini al centro dell'attacco. Nella ripresa spazio a tutti coloro che hanno già nelle gambe gli allenamenti. Tra questi non ci saranno gli ultimi arrivati Mutu, Vargas, Gamberini, Frey, Storari, e i due partenti Papa Waigo e Lupoli. Anche Jorgensen, recuperato dopo l’attacco di gastroenterite, potrebbe rimanere fuori insieme ai convalescenti Dainelli, Comotto e Jefferson.
A CASTELROTTO si lavora però anche e soprattutto sugli schemi. Prandelli, nella seduta tattica del pomeriggio, è tornato sul modulo che schiera oggi, ma la vera conferma è arrivata ancora una volta da Jovetic. Il talento di Podgorica si è tolto lo sfizio di una tripletta nella partitella in famiglia, e sarebbero stati 4 i centri se Prandelli non l’avesse fermato in off-side: va da sé che per molti tifosi sia già un idolo. Con lui è apparso tonico anche Osvaldo, nonostante la stretta marcatura di un Da Costa rigenerato, più attento rispetto alle ultime uscite in allenamento.
NELLE PROVE di ieri la squadra si è mossa secondo i meccanismi antichi, con Felipe Melo in mezzo al campo. Con Gabriele Pin, invece, la difesa ha lavorato a parte. Con loro anche un Comotto sempre più precoce nel rientro. Unica nota stonata l’allarme che ha riguardato Kuzmanovic. Il mediano viola si è piantato su una buca del terreno di gioco e, sul momento, si è temuto il peggio. Buon per la Fiorentina che, alla fine «Kuz» non si sia fatto niente, ma anche alla luce delle recenti polemiche per il cambio di campo, di sicuro, i gigliati ricorderanno a lungo le condizioni del campo. A proposito di Kuzmanovic, comunque, il centrocampista ieri ha vinto il premio «Nereo Rocco» come «talento emergente», e l’8 settembre sarà premiato anche il direttore sportivo Pantaleo Corvino. Che, per inciso, non si perde un allenamento, costantemente attaccato al cellulare di nuova generazione. Lo stesso, fra l'altro, che ha voluto regalare all'amico-collega Rino Foschi. Forse per chiedergli di lasciar perdere Burdisso, e magari invitarlo a Castelrotto.