CASOLI, La Fiorentina deciderà il mio futuro

22.06.2011 23:36 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: TMW
CASOLI, La Fiorentina deciderà il mio futuro
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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Giacomo Casoli (22) è uno degli esempi più lampanti dei talenti fatti "sbocciare" a Gubbio da mister Torrente. Metafore botaniche a parte, il neo tecnico del Bari farà di tutto per poter allenare nuovamente questo peperino d'attacco, sotto contratto con Spezia e Fiorentina.

TMW in ESCLUSIVA ne ha parlato con il diretto interessato, entusiasta all'idea di tornare a lavorare con il suo mentore.

Giacomo, sei nei pensieri di mister Torrente per il suo nascente Bari: ne sai qualcosa?
"Sinceramente non ne so niente. Io sono in comproprietà tra Spezia e Fiorentina, decideranno loro il mio futuro immediato. Sul Bari ho letto qualcosa, niente più. Una chiamata dalla Puglia sarebbe importante. Bari mi affascina, è una piazza affascinante. A Spezia però sto bene. Devo valutare con attenzione tante cose, il mio contratto scade nel 2013, voglio riflettere con calma".

Che ricordi hai del tridente di Gubbio con Marotta (24) e Gomez (26), orchestrato da Torrente in panchina?
"Quel tridente fece bene, con Marotta e Gomez ci trovavamo alla grande. Quell'anno, là davanti giocavamo bene, eravamo molto affiatati. Lo ricordo con molto piacere".

Qual è stato il segreto del progetto Gubbio?
"Il segreto era il gruppo, quando c'è affiatamento la differenza in campo si vede. Durante l'anno in Seconda Divisione si è formato un gruppo solido, l'ossatura è rimasta e hanno fatto la cavalcata fino alla B".

Fondamentale nella crescita di Torrente è stata la figura di Gigi Simoni come Direttore Tecnico. Quanto perde il neo allenatore del Bari senza una spalla di questo calibro?
"È una domanda difficile. Hanno lavorato assieme, vincendo due campionati in tandem, non ci sono mai stati problemi tra loro. Simoni ha un carisma notevole, ma credo che mister Torrente possa viaggiare anche con le sue gambe".

Ritornare a lavorare con il tuo maestro quanto sarebbe importante per la tua carriera?
"Al mister Torrente devo tanto. Sa gestire bene il gruppo, dentro e fuori il campo. Il suo credo tattico è il 4-4-3, un modulo che mi esalta, e poi sa lavorare alla grande coi giovani. È un ottimo allenatore, io posso solo parlarne bene. Si gioca col tridente ma la fase difensiva è accurata. In avanti poi i numeri parlano chiaro. Non si vincono per caso due campionati di fila"

I giornali spezzini però ti danno in bianconero, anche per il prossimo anno.
"Le società hanno già trovato un accordo verbale, per rinnovare la comproprietà anche per il secondo anno. Io però devo ancora parlare con qualcuno, di ufficiale non c'è niente. Il presidente dello Spezia ha pagato tanto per la mia metà, non posso dimenticarlo. Aspetto di sentire qualcuno".

Che giocatore sei?
"Sono un'ala destra, sia nel 4-3-3 che preferisco sia nel 4-4-2 in cui comunque mi adatto. Mi piace sacrificarmi, anch'io facevo il biglietto andata e ritorno tante volte (ride). A Gubbio se ne parlava parecchio. Nel calcio di Torrente si partecipa tutti nel gioco d'attacco come in quello di difesa. Ho giocato sia a sinistra sia a destra. Sono destrorso, col sinistro me la cavicchio. Non ho un giocatore in particolare al quale m'ispiro".

Il calcio di Torrente, arioso, spensierato e spregiudicato, ma lento da elaborare, sarà subito riproponibile in una piazza esigente come quella barese?
"È ripetibile lo stesso modo di giocare, lo stesso approccio nell'affrontare le gare. Magari cambierà qualcosa a livello tecnico, ma la base resterà intatta".

Cosa non ha funzionato nello Spezia 2010/2011? Fuori dai play off, nonostante le stigmate di squadra da primi posti.
"Abbiamo collezionato risultati alterni in trasferta. Eravamo una grande squadra, alla fine siamo arrivati a un punto dai play off. Ci davano tutti per i favoriti, peccato. Non so quello che manca per riuscire a prevalere l'anno prossimo, ci penseranno i dirigenti".

Il prossimo sarà il campionato della tua definitiva consacrazione?
"Spero di sì. Ho fatto l'anno in C2 con l'Isola Liri fondamentale per crescere, visto che il girone del sud è difficilissimo. Poi è arrivato Gubbio, ho fatto molto bene, riconfermandomi anche in Liguria. Sto maturando gradualmente, c'è chi esplode prima chi dopo, io mi sto completando adesso".

Preferiresti fare un campionato di vertice in Lega Pro o uno di assestamento in B?
"Fare un campionato di vertice a Spezia sarebbe importante. La B se non viene quest'anno personalmente arriverà l'anno prossimo con lo Spezia. Rimanere in Liguria non sarebbe certamente un declassamento. Io comunque rimango alla finestra, aspetto notizie dal mio procuratore Davide Lippi".