CASO MUTU, Sibutramina farmaco stimolante

28.01.2010 17:57 di  Redazione FV   vedi letture
CASO MUTU, Sibutramina farmaco stimolante
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

È probabilmente quello di aumentare l'aggressività l'effetto principale sugli sportivi della sibutramina, il farmaco anti-obesità trovato nel sangue di Adrian Mutu durante un controllo antidoping. L'ipotesi è di Luciano Caprino, farmacologo dell'università La Sapienza di Roma. «Questo farmaco è uno stimolante che riduce il livello della fame, della stessa famiglia delle anfetamine - spiega l'esperto - ed è anche un eccitante centrale. Gli effetti collaterali di questo farmaco sono molto gravi soprattutto sulla pressione arteriosa, che aumenta di molto. Inoltre innalza il rischio di problemi cardiovascolari, gravi soprattutto in caso di sovradosaggi, come accade sempre in questi casi in cui la somministrazione non avviene sotto il controllo di un medico».

In uno sportivo è difficile stabilire che influenza abbia sulle prestazioni, perchè non si possono fare studi in cui si somministra il doping per poi misurarne l'effetto, ma si può ipotizzare che più che un aumento di queste il giocatore abbia cercato un aumento dell'aggressività in campò. La storia di questo farmaco è piuttosto travagliata: nel 2002 ne fu vietata la vendita in Italia, che fu riammessa l'anno successivo ma solo su prescrizione di un ristretto numero di specialisti. Pochi giorni fa l'Aifa (l'Agenzia italiana del farmaco) l'ha nuovamente tolta dal mercato, sulla base di una indicazione dell'Emea (Ente europeo per il controllo dei farmaci) che ha riscontrato un rapporto rischio-beneficio sfavorevole. Il merito di aver inserito questa sostanza nell'elenco di quelle proibite è tutto italiano: fu la nostra agenzia antidoping a segnalare a quella internazionale l'esigenza di inserirla nella lista di sostanze proibite, riporta Leggo Online.