Carlo Nesti: Il fronte della violenza è cambiato
Fonte: Carlo Nesti - carlonesti.it
E' da Bruxelles 1985, Juventus-Liverpool, che sento solo parole, parole, e ancora parole. Non è bastato neppure il decreto Pisanu per arginare la violenza, per il semplice fatto che non viene applicato, e negli stadi entra di tutto. Il marcio della società si è concentrato nel calcio, come pretesto, miccia, piazza esplosiva. Dunque, tutto come sempre, e come prima? Falso, perché, ormai bisogna prendere atto di 2 novità sconvolgenti: 1) non si tratta più di scontri fra opposte tifoserie, ma di scontri fra teppisti e forze dell'ordine, che rappresentano le istituzioni, 2) non si tratta più di "sparute minoranze", come si diceva una volta, ma di migliaia di persone che si organizzano per delinquere, sfruttando lo stadio come campo di battaglia. L'identikit dei colpevoli evidenzia 3 categorie: 1) gli ultras nelle loro frange estremiste, e certamente non gli ultras "tifosi" e basta, 2) i disadattati, coloro che sfogano pubblicamente il loro disagio sociale, 3) gli esibizionisti, coloro che usano la violenza per il solo gusto di "apparire". Attenzione: viviamo in un'Italia in cui gli adulti accoltellano i vicini di casa, e i ragazzi filmano le molestie contro gli handicappati. Per favore, non facciamo finta di stupirci.